Ancora un incidente mortale sulle strade italiane. Ancora una giovane vita spezzata. Giovedì mattina, sui "Colli" di Bologna, una ragazzo di soli 18 anni, Matteo Prodi (pronipote dell'ex presidente del Consiglio Romano) è stato travolto da un'auto, mentre era a bordo della sua bicicletta. Il ragazzo è stato accompagnato subito in ospedale, dove è deceduto ieri pomeriggio, in seguito alle gravissime ferite riportate.

L'incidente sui Colli

Giovedì mattina, Matteo, è uscito dalla sua abitazione in via Siepelunga e ha preso la sua bici e, approfittando della bella giornata di sole e della chiusura forzata delle scuole (per via dell'epidemia di Coronavirus che sta preoccupando anche l'Emilia-Romagna), è salito sui "Colli" di Bologna, la sua città.

Poco prima di mezzogiorno, il tragico schianto. All'altezza dell'incrocio tra via di Barbiano e via degli Scalini, Matteo è stato travolto da un'auto, una Toyota Hybrid, condotta da un ex docente universitario di 74 anni. In pochi istanti, una mattinata spensierata si è trasformata in una tragica notizia di Cronaca Nera. Secondo quanto ricostruito dagli agenti della Municipale, il professore, mentre svoltava in direzione di via degli Scalini, non avrebbe dato la precedenza a Matteo che stava scendendo da via di Barbiano, diretto verso il centro. L'impatto è stato violentissimo: il 18enne, sbalzato sul parabrezza dell'utilitaria e poi caduto, rovinosamente sull'asfalto. Il pensionato, si è subito fermato per prestare soccorso e ha immediatamente chiamato il 118.

Matteo, è stato così accompagnato in codice rosso all'ospedale Maggiore di Bologna, dove è stato trasferito in Rianimazione. I mezzi coinvolti, invece, come da protocollo, sono stati posti sotto sequestro.

Matteo era un appassionato di bici

I genitori dello studente sono stati avverti poco dopo. In un primo momento, infatti, era stato impossibile risalire all'identità del ragazzo che non aveva con sé alcun documento.

Le condizioni di Matteo sono subito parse critiche e, nonostante gli sforzi dei medici il 18enne non ce l'ha fatta. Nel pomeriggio di ieri, venerdì 28 febbraio, è stato dichiarato il decesso. I genitori, distrutti dal dolore, ha comunque concesso l'autorizzazione all'espianto degli organi.

Matteo era iscritto al quinto anno (frequentava la sezione F) del liceo scientifico Enrico Fermi a Bologna ed era i primo di sei fratelli.

Suo nonno Vittorio Prodi è fratello di Romano, ex presidente del Consiglio). Come il prozio, il 18enne, era un grande appassionato delle due ruote e, da tutti, era considerato un ragazzo modello.

Bravissimo a scuola (stava studiando per la Maturità, ma aveva già superato con successo il test d’ingresso alla facoltà d’Ingegneria), Matteo era gioioso e pino di vita. Don Matteo, sacerdote della parrocchia di Sant’Anna di Siepelunga, ieri, lo ha ricordato commosso: "Era un ragazzo bravissimo, con una bellissima famiglia: sapeva stare con tutti ed era molto attivo anche con il gruppo dell’Azione Cattolica".

In queste ore di immenso dolore, in tantissimi, stanno inviando messaggi di cordoglio e vicinanza alla famiglia Prodi.

Anche il liceo Fermi, nelle scorse ore, ha voluto salutare il ragazzo: "Ciao Matteo - si legge sull'homepage dell'istituto - ci mancherai e ci mancherà tutto di te: il tuo sorriso sornione, ma anche la tua parola garbata e la tua sobria imponenza. Questo ricordo, discreto e silenzioso, ci accompagnerà ogni mattina in classe".