Un diciannovenne è morto in seguito a una grave reazione allergica dopo avere mangiato dei gamberetti in un ristorante. Il fatto è avvenuto nel Regno Unito, in un ristorante cinese nel Lancashire lo scorso mese di agosto ma solo nella giornata di ieri, venerdì 14 febbraio, è arrivata la certezza sulle cause che lo hanno portato alla morte. È stata fatta un'inchiesta sulla disgrazia: il ragazzo, Sam Collings, non aveva mai avuto episodi di allergie nella sua vita e di conseguenza non sapeva nemmeno di essere allergico.

Le difficoltà si sono manifestate un'ora dopo la cena

Il ragazzo aveva ordinato un antipasto di gamberi, la cena era trascorsa senza nessun tipo di problema. Ma all'incirca un'oretta dopo avere terminato di mangiare, fuori dal locale, il ragazzo ha iniziato ad avere delle difficoltà respiratorie. Gli amici hanno prontamente chiamato i soccorsi ma le sue condizioni sono precipitate in fretta. Il ragazzo è stato immediatamente intubato e ricoverato. Ma non c'è stato nulla da fare, è morto il giorno successivo, a essergli fatale un arresto cardiaco.

Basandosi sulle ricostruzioni degli amici, nel momento in cui sono arrivati i soccorsi medici per emerso che il ragazzo era andato in shock anafilattico.

La testimonianza dei genitori: non aveva mai manifestato nessun tipo di allergia

Sam non aveva mai manifestato nessuna allergia. È questa la testimonianza dei genitori del ragazzo deceduto. Non aveva mai dato segni di allergie tranne una sorta di fastidio alla gola quando mangiava gamberi o uova. Ma non era mai diventato un problema grave ed era sempre rimasto un aspetto che non aveva dato preoccupazioni.

Ovviamente c'è stata un'inchiesta sulla vicenda che si è conclusa. Il medico legale ha sottolineato che la scomparsa è legata a uno shock anafilattico: un terribile incidente che non si sarebbe in nessun modo potuto evitare.

Una reazione allergica tanto severa che può portare anche alla morte

Lo shock anafilattico è una reazione allergica che può essere anche molto severa come purtroppo ha testimoniato la vicenda del ragazzo inglese.

Il quadro di sintomi passa attraverso diversi livelli in base alla gravità: c'è la possibilità di un calo di pressione, di tachicardia, per poi passare a un angioedema delle vie aeree. Si prosegue con un broncospasmo con rilevanti difficoltà respiratorie e una reazione cutanea diffusa. Si continua con cianosi e sensazione di soffocamento fino ad arrivare al collasso circolatorio, alla perdita di conoscenza e alle convulsioni. Morte che può arrivare per asfissia e arresto cardiocircolatorio. La mortalità per shock anafilattico è stimata nel mondo a livelli bassissimi ma esiste: uno studio ha rilevato che negli Stati Uniti solo 1 decesso su 1.600 sia dovuto a shock anafilattico.