Si è spento, nelle ore scorse Massimiliano Max Conteddu, attivissimo utente di Twitter, conosciuto con il nickname Istintomaximo e con un seguito di oltre 40 mila fan.

La notizia è giunta, nelle scorse ore, proprio attraverso i social network che lui amava tanto frequentare e con i quali ha raccontato la sua malattia sempre col sorriso.

Max Conteddu, addio al 'Poeta moderno'

Un "poeta moderno", era stato definito dai suoi seguaci, e con loro condivideva la sua vita, le sue giornate, le sue esperienze trascorse lottando e confrontandosi ogni contro una terribile malattia: un tumore maligno al cervello.

La malattia, che comportava cure dure e pesanti da sostenere, lui le affrontava sempre con il sorriso e con l’animo di quel guerriero che non ha intenzione di arrendersi. Con i suoi post ora ironici, ora romantici, ha saputo conquistare Twitter e i tutti i social network che era solito usare.

Max Conteddu e l'ombra di Nadia Toffa

Lo scrittore sardo, originario di Siniscola e autore del libro "Le cinque chiavi", proprio come l'indimenticabile giornalista e conduttrice televisiva Nadia Toffa, a seguito della terribile scoperta della malattia, decise di condividere la sua esperienza di vita con i propri follower.

In breve tempo, quel giovane e sconosciuto ragazzo sardo, è diventato punto di riferimento digitale per molte persone che seguivano le sue attività quotidiane sui social, in particolare su Twitter: 40mila persone che, insieme a lui, hanno riso, gioito, pianto e che, oggi, si ritirano in cordoglio per la sua scomparsa.

Lacrime, sofferenza, dolore, ma anche quel forte amore per la vita venivano veicolati dal giovane ragazzo sardo ai propri seguaci attraverso il sorriso, con il quale distribuiva buon umore e speranza tramite bellissimi post .

Una battaglia, fatta di lacrime e sorrisi che, oggi, viene ricordata da quegli stessi seguaci che tanto lo apprezzavano e che amavano leggere i suoi post e le sue frasi più belle proprio come l'ultima da lui pubblicata: "Tenete in tasca un po' di sole perché ne avrete bisogno quando, nella vostra vita, farà buio".

Eppure, ai followers che nella sua storia rivedevano quella di Nadia Toffa, Max rispose cosi: "Chiariamoci una volta per tutte: Nadia, nonostante per me rimanga una guerriera, definì il suo tumore come un dono perché, attraverso di esso, lei aprì gli occhi. Io, invece, gli occhi, li avevo già aperti ancor prima che arrivasse questo intruso. Per me non è un dono, ma una maledizione”.

In queste ore, attraverso i social, tantissime persone stanno condividendo post per ricordare il giovane "Poeta moderno" attraverso l'hashtag CiaoMax.