Nessun caso confermato di contagio dal Covid-19. Questa è stata la prima rassicurante premessa dell'incontro avvenuto venerdì 21 febbraio al Dipartimento Sanità della Regione Abruzzo a Pescara. Il vertice si è tenuto per esaminare la situazione attuale della prevenzione messa in atto dalla Regione e dei piani di emergenza.

Anche se non ci sono al momento casi sospetti di Coronavirus, la Regione si è detta pronta a far fronte a qualunque tipo di emergenza. La riunione è stata convocata dal Presidente del Dipartimento Marco Marsilio e dall'Assessore alla Salute Nicoletta Verì.

Hanno partecipato tutti i delegati delle aziende sanitarie locali e delle prefetture, per la Protezione Civile il dirigente Silvio Liberatore e per il Servizio di Prevenzione e Tutela della Salute la dirigente Stefania Melena.

La regione alla ricerca di strutture da destinare ad eventuali quarantene

Una buona parte dell'incontro ha riguardato la necessità di rintracciare strutture adeguate ad eventuali fasi di quarantena. Questo tipo di locali servono per circoscrivere l'occasione di contagio, ove si confermassero dei casi di Coronavirus e si rendesse necessario isolare tutte le persone venute a contatto con il paziente zero. Si tratta del distanziamento sociale, ossia la messa in atto di precauzioni volte a distanziare le persone fra loro per evitare contagi.

Alcune strutture sono state già localizzate e saranno a breve pronte per lo scopo, altre sono in via di ricognizione. Per quanto riguarda i cittadini residenti a rischio di contagio, per loro sarà invece disposto l'isolamento domiciliare, proprio per non sconvolgere la vita quotidiana delle famiglie. Per le persone già venute in contatto con individui provenienti dalle zone a rischio, resta confermata la quarantena di 14 giorni con sorveglianza attiva, come stabilito dal Ministero della Salute, mentre coloro i quali rientrano da viaggi all'estero nelle zone contagiate, sono obbligati a darne comunicazione immediata al Servizio di Prevenzione della Asl di territorio.

Le quattro province abruzzesi hanno disposto, nei propri presidi ospedalieri, 81 posti letto nei reparti di Malattie Infettive, da dedicare unicamente ai casi di contagio confermato. Ogni Azienda Sanitaria Locale ha a disposizione tutti i materiali e le conoscenze necessarie a trattare i casi che dovessero eventualmente verificarsi.

'La salute di tutti dipende da tutti'

La dottoressa Carla Bruschelli, ospite della trasmissione "Vita in Diretta" su Rai 1, ha dichiarato che ognuno può fare del suo meglio per aiutare a circoscrivere il contagio. Le indicazioni per i cittadini sono chiare: non presentarsi al Pronto Soccorso per qualunque timore o sospetto. Esiste il rischio fondato di contagiare i medici e gli infermieri, nel caso di infezione in corso, come è già successo in Lombardia. Come si sa, i medici e gli infermieri che dovessero ammalarsi senza saperlo, sarebbero a loro volta motivo di contagio per gli altri pazienti di cui si prendono cura. Quindi occorre assolutamente evitare di andare al Pronto Soccorso. Il numero unico nazionale da chiamare per l'emergenza è il 1500.

Il secondo numero a disposizione è il 118. Ma il numero che più di tutti dovrebbe essere la prima scelta, è quello del medico di famiglia. Tutti i medici di base sono stati messi in grado di verificare con poche domande fatte al telefono, quale sia la situazione effettiva del paziente. Inoltre, in questo modo si evitano lunghe file e sovraffollamenti che sono solo nocivi per sé stessi e per gli altri.

Gli altri numeri messi a disposizione dei cittadini sono: per Lanciano, Vasto e Chieti l'800.860.146; per Pescara 333.6162872; per Teramo 800.090.147; per L'Aquila, Sulmona e Avezzano il 118.