Continuano senza sosta gli aggiornamenti sul coronavirus, la pericolosa malattia virale simile ad una polmonite che è partita nelle scorse settimane dalla Cina e che ormai sta coinvolgendo tutto il globo. Sì tratta, come specificava anche questa testata in alcuni precedenti articoli, di una specie di polmonite che in alcuni casi si rivela mortale. Al momento si registrano oltre 1000 decessi in tutto il Paese del Dragone, mentre oltre 40 mila sarebbero i contagiati. Nelle scorse ore il dottor Gabriel Leung, professore presso il Dipartimento di Medicina dell'Università di Hong Kong ha dichiarato alla stampa internazionale che se il male non venisse fermato in tempo è a rischio il 60% della popolazione mondiale, una cifra enorme che equivale ai due terzi della popolazione di tutto il globo.

Massimo esperto in malattie infettive

Dobbiamo precisare, questo per dovere di cronaca, che il dottor Leung è uno dei massimi esperti al mondo in malattie infettive e ha seguito da vicino l'epidemia di Sars del 2002-2003. Per l'esperto in questione il rischio che oltre metà della popolazione mondiale possa infettarsi è dato dal fatto che nelle principali città di tutto il mondo c'è un grande movimento di persone che viaggiano da una parte all'altra del mondo. Proprio poche ore fa la stessa Organizzazione mondiale della sanità ha riferito che l'emergenza è ormai globale e che il numero di persone infettate che non sono state mai in Cina potrebbe crescere ulteriormente. Secondo i dati raccolti dal dottor Leung ogni persona infetta trasmette il virus a circa 2,5 persone.

L'epidemia, come è risaputo, sarebbe partita dalla megalopoli cinese di Wuhan, una città che si trova nella provincia dell'Hubei. Qui si registrano la maggior parte dei decessi e gli abitanti del posto sono in quarantena da settimane.

Si cerca di trovare un vaccino

Nel frattempo i ricercatori stanno disperatamente cercando di trovare un vaccino contro questa brutta malattia.

Tutto sarebbe partito dal consumo di carne di animali selvatici, almeno questa è l'ipotesi più plausibile presa in considerazione dagli esperti. In tutti gli aeroporti del mondo i controlli sono ormai serrati. Nelle prossime ore la stessa OMS e le autorità sanitarie cinesi dovrebbero pubblicare aggiornamenti sul bilancio di decessi e contagi da coronavirus in tutto il mondo.

L'attenzione resta davvero alta, anche perché ormai i decessi hanno superato di gran lunga quelli della stessa Sars. L'Oms teme una epidemia da virus cinese anche in Africa, mentre nel porto di Yokohama, in Giappone, è ormeggiata una nave da crociera dove sono state infettate circa 60 persone