Paura e stupore questa mattina verso le 10, quando in diverse regioni italiane è stata avvistata in cielo una palla infuocata, con ogni probabilità un bolide, ossia una scia luminosa dovuta ad un piccolo asteroide. Gli avvistamenti sono avvenuti nel Nord Est, specialmente in Friuli-Venezia Giulia, ma anche in Umbria, nelle Marche e in Emilia Romagna.

Un fenomeno eccezionale, che ha impressionato molti per la lucentezza, nonostante fosse pieno giorno. Inizialmente si è pensato che il piccolo meteorite fosse caduto in mare, ma poi si è scoperto che è stato notato anche in Croazia da un automobilista.

Così si è potuto ricostruire la sua traiettoria che, partendo dalla Corsica, si è conclusa sui Balcani.

Un bolide dal nome complicato

Questo bolide è stato chiamato dagli esperti IT20200228, un codice che identifica la nazione d’avvistamento (Italia) e poi, con una serie di numeri, l’anno, il mese ed il giorno in cui si è verificato il fenomeno.

Daniele Gardiol, il coordinatore nazionale di Prisma, la rete di studiosi che si occupa degli avvistamenti delle meteore, che fa capo all’Istituto Nazionale di Astrofisica, ha spiegato ai giornalisti che nel corso della mattinata sono arrivate parecchie segnalazioni dal Friuli e dall’Italia centrale, spesso accompagnate anche da filmati che mostravano la scia luminosa, con ogni probabilità generata da un piccolo asteroide roccioso, che è esploso quando è entrato in contatto con l’atmosfera.

Le testimonianze di chi ha visto il bolide

Numerose le testimonianze di gente che ha assistito al fenomeno. Un automobilista umbro, mentre era in macchina, ha visto il bolide, simile ad una stella cometa molto luminosa che è caduta dietro le colline.

Un altro testimone, questa volta di Majano in provincia di Udine, ha parlato di “una luce abbagliante, con i contorni gialli, di un chiaro allucinante, che ha lasciato dietro di sé una scia bianca”, che poi è andata lentamente dissolvendosi.

Qualcuno ha pure pensato ad un’esercitazione militare in qualche Paese confinante, ipotesi smentita dalla Questura di Trieste e dagli stessi studiosi.

Probabile che il bolide abbia lasciato qualche frammento

Per l’astronomo Albino Carbognani, vista la luminosità del fenomeno, si è trattato di un meteoroide con un diametro di circa uno o due metri: non è da escludersi che qualche frammento sia arrivato a terra.

Purtroppo, in questo caso, appare difficile stabilire con precisione l’eventuale area di caduta. Secondo gli esperti, se questo bolide fosse stato notturno sarebbe arrivato ad illuminare il cielo a giorno: quindi sarebbe stato più facile identificare la zona in cui cercare qualche traccia dell’asteroide.