Da Prato arriva una notizia di Cronaca Nera inquietante. Uno studente universitario, poco più che ventenne, ha creato una setta satanica per abusare, mentalmente e sessualmente, di altri ragazzi, giovanissimi. La denuncia sarebbe partita da una mamma preoccupata. A rendere nota l'inchiesta "Ai confini della realtà" è stato il quotidiano toscano "La Nazione".

La scoperta della setta satanica

I suoi due figli erano cambiati improvvisamente e, praticamente da un giorno all'altro, avevano iniziato a comportarsi in maniera preoccupante. Così, una mamma toscana, non riuscendo a capire cosa stesse accadendo ai suoi ragazzi, ha deciso di chiedere aiuto e si è rivolta all'Onap, l'Osservatorio nazionale abusi psicologici di Firenze.

Dopo gli accertamenti del caso, è emersa una vicenda terribile, finita presto all'attenzione delle forze dell'ordine.

Su disposizione del pm Angela Pietroiusti della Dda (Direzione distrettuale antimafia) di Firenze, la squadra mobile ha perquisito l'abitazione di uno studente iscritto all'università del capoluogo ed ha scoperto che il giovane si sarebbe autoproclamato guru di una setta satanica; in questo modo sarebbe riuscito ad avvicinare e a circuire una ragazza e tre ragazzi (due dei quali minorenni) costringendoli con minacce e pressioni psicologiche anche ad avere rapporti sessuali con lui.

Il guru della setta satanica richiedeva cieca obbedienza

Secondo quanto il riportato dalla 'Nazione' il ventenne si era attribuito la missione di salvare il mondo grazie ai suoi straordinari poteri sovrannaturali.

Così, all'occorrenza, si "trasformava" nel diavolo, in un vampiro o in lupo mannaro. Ma non solo. Era riuscito a far credere anche ai suoi giovanissimi adepti di essere un curatore capace, con un semplice morso sul braccio, di allontanare tutte le negatività.

Così, il sedicente guru era riuscito a "fidelizzare" e soprattutto a tenere in pugno i quattro ragazzi: li aveva assoggettati e aveva preso il controllo delle loro vite arrivando ad ottenere cieca obbedienza e assoluta accondiscendenza a qualsiasi richiesta.

Ovviamente, imponeva ai giovani di mantenere il segreto, ma con il trascorrere delle settimane un genitore si è reso conto che qualcosa non andava.

Il cerimoniale della setta satanica

Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, per poter entrare a far parte della setta satanica, i ragazzi, avrebbero dovuto compiere un vero e proprio cerimoniale comprendente tutta una serie di riti e di atti sessuali che avevano l'obiettivo di "liberarli dai demoni" (che avrebbero potuto far del male non solo a loro, ma anche ai loro cari).

"Va fatto - proclamava con fare convincente l'universitario - sennò tutto si ritorce contro".

Lo studente-vampiro proponeva anche una sorta di "patto con il diavolo" che si consolidava con una decisa stretta tra due mani sinistre "bagnata" da una non meglio identificata sostanza liquida che il "guru" era solito leccare proclamandosi immortale. A sostegno delle sue parole simulava, con un sodale, uno strangolamento che lo vedeva cadere a terra esanime e poi "risorgere". Il repertorio del ventenne, però, non si limitava a questo: provocava malesseri e spossatezza ai suoi adepti facendo inalare loro incenso (che chiamava "sangue di drago"), praticando "retinaggio" (tramite invio di foto nude su WhatsApp) e dilettandosi in "shifting" (ossia l'impersonificazione di varie entità),

Secondo quanto ricostruito anche grazie alle testimonianze rilasciate da quanti sono riusciti a liberarsi, la setta era solita riunirsi nelle case lasciate libere dai parenti, presso giardini pubblici (come il parco di Galceti o quello di Galciana) e al cinema multisala di Prato.