In queste ultime ore l'Italia sta vedendo diminuire i nuovi casi di contagio da Coronavirus. La situazione rimane nonostante tutto critica soprattutto in Lombardia, dove si conta il maggior numero di decessi e di persone positive al patogeno. La congiuntura appare comunque di una certa gravità su tutto il territorio nazionale, con oltre 11mila vittime finora causate dalla pandemia.
Il Governo presieduto da Giuseppe Conte, che come noto si è trovato costretto ad interrompere gran della parte della filiera produttiva del paese obbligando i cittadini ad una quarantena forzata, è in costante contatto con il comitato tecnico-scientifico costituito per gestire l'emergenza che ogni giorno relaziona l'Esecutivo circa lo stato di cose in essere.
Una riapertura di tutte le attività in contemporanea sembra per il momento esclusa: come riferisce Repubblica sulle sue pagine online, una delle ipotesi al vaglio degli esperti è quella di effettuare una ripartenza lenta. Le misure restrittive, così come la chiusura di tutte le attività, continueranno almeno fino al 14 aprile, ovvero dopo Pasqua. Solo da lì in poi potrà iniziare ad essere studiato un graduale piano di riapertura calmierato comunque alla propagazione del contagio.
Ipotesi riapertura dal 4 maggio
La situazione di semi-lockdown, o quasi, potrebbe durare quindi fino al 4 maggio prossimo. Se tutto andrà bene le prime a riaprire saranno le fabbriche, anche se su questo punto ci sarà bisogno di sentire il parere dei sindacati e delle stesse imprese.
Il prolungamento della chiusura delle attività produttive, almeno di quelle non essenziali, verrebbe anche facilitato dalla riduzione dei giorni lavorativi di questo mese che include anche i ponti di Pasqua, del 25 aprile e del primo maggio. Non bisognerà ad ogni modo abbassare la guardia per scongiurare un'epidemia di ritorno: quel che è certo è che le ultime attività ad aprire saranno cinema e teatri, poi si penserà anche a se e quando riaprire le scuole.
Stefano Patuanelli: 'Entro Pasqua primo assegno di cassa integrazione'
Nelle scorse ore è intervenuto a Radio 24 anche il Ministro dello Sviluppo Economico, Stefano Patuanelli, il quale ha informato i cittadini che entro Pasqua verranno erogati i primi assegni della cassa integrazione. Anche Patuanelli è d'accordo con una riapertura graduale di tutte le attività ed è sicuro che l'Italia ripartirà prima di altri Paesi, anche perché rispetto ad altre nazioni si contano 3-4 settimane di 'vantaggio' sul deflagrare dell'epidemia.
"Dobbiamo garantire liquidità a tutte le imprese e far sì che i prestiti possano essere restituiti in 30 anni, senza interessi" ha dichiarato al riguardo il Ministro Patuanelli intervistato da Il Fatto Quotidiano. Il politico ha speso qualche parola anche per il Mes (Meccanismo europeo di stabilità) dichiarando che "così come è adesso non può rappresentare la giusta soluzione" e che sarebbe ottimale, per converso, trovare uno strumento di debito condiviso da tutte le nazioni che fanno parte della Ue.