Sembra non conoscere la minima attenuazione la diffusione del Coronavirus negli Stati Uniti e in Europa. La situazione che preoccupa maggiormente riguarda la Spagna che conta (ad oggi) più di 33.000 contagi e oltre 2.000 vittime. La curva dell'epidemia sembra ripercorrere l'esatto andamento visto in Italia, ed è proprio questo a preoccupare la sanità spagnola, già adesso al collasso. Mettendo per un istante da parte i numeri italiani cerchiamo di capire a che punto sia la pandemia negli altri Stati.

Germania, Belgio e Gran Bretagna: la situazione

Come riferisce l'istituto Koch, i contagi in Germania sono saliti a 22.672 con un incremento di 4.062 unità nelle ultime 24 ore. Il conto dei morti è invece salito a 86 totali. Con i tredici decessi registrati nell'ultima giornata, il Belgio è arrivato invece a 88 vittime. Con 342 nuovi contagi il totale di test positivi al Covid-19 ha toccato quota 3.743. Secondo molti si tratta però di una sottostima dato che solo i contagiati che mostrano chiari ed evidenti sintomi sono stati sottoposti al test. I pazienti in terapia intensiva sono ad oggi, 322 (+32 nelle ultime 24 ore). Allerta ormai totale anche in Gran Bretagna dove il numero dei decessi ha raggiunto la soglia di 335.

Il governo Jonson, che dopo un inizio piuttosto blando ha deciso di seguire l'esempio italiano, non ha così esitato nell'alzare i toni nei confronti di quei cittadini che continuano ad affollare parchi e metropolitane: "Ci si sta preparando al picco di malati" ha dichiarato al riguardo il Servizio Sanitario Britannico. Le direttive oltre Manica adesso sono chiare: distanza di 2 metri tra una persona e l'altra e divieto di uscire dalla propria abitazione se non per ragioni di necessità o lavoro.

La situazione dunque è al limite; solo nel Vecchio Continente, secondo un calcolo dell'Afp (una delle più importanti agenzia di stampa francese), sono morte 10mila persone, mentre la Johns Hopkins University comunica che sono oltre 1 miliardo le persone costrette nelle proprie abitazioni in 50 Paesi diversi

Usa e Spagna i due casi più critici

Anche negli Stati Uniti l'emergenza Coronavirus corre inarrestabile: 35.000 contagi e 471 vittime il bilancio sin qui.

Le zone più colpite dal Covid-19 sono la città di New York e lo stato di Washington. Il sindaco De Blasio ha chiaramente definito la situazione 'al limite': "Con l'equipaggiamento che abbiamo ora possiamo andare avanti ancora una settimana ma poi ci troveremmo in seria difficoltà: servono aiuti. Servono mascherine, respiratori e guanti". Intanto Trump ha approvato la richiesta di dichiarazione di calamità in California, come già fatto per New York e Washington.

Anche la Spagna in questo momento si trova in grande difficoltà. I numeri dei nuovi contagi crescono molto rapidamente e il totale ora ammonta a 33.089. Anche il numero delle vittime aumenta ogni giorno: 2.182 (+462 nelle ultime 24 ore).

Il dato allarmante riguarda anche e soprattutto il personale sanitario, in prima linea ogni giorno per combattere contro l'emergenza: un contagiato su otto infatti è un medico o un infermiere. Il governo vorrebbe allora procedere con dei 'tamponi a tappeto': la città di Madrid ha già ordinato 6 milioni di test, di cui 640mila sono già arrivati.