A Jesolo, un'infermiera di 49 anni è stata trovata priva di vita alla foce del Piave. Stando ai primi accertamenti, si presume che la donna, Silvia Lucchetta, abbia deciso di togliersi la vita, ma gli inquirenti non escludono alcuna pista. L'infermiera lavorava da poco in un reparto dell'ospedale di Jesolo dedicato ai malati di Coronavirus, ma in questi giorni era in casa per aspettare l'esito del tampone al quale era stata sottoposta.

Infermiera trovata priva di vita alla foce del Piave: prestava servizio al malati di Covid-19

Il ritrovamento del corpo dell'infermiera è una tragedia che ha colpito tutta la comunità.

La vittima prestava da poco servizio nella struttura dedicata ai pazienti affetti da Covid-19, dopo diversi anni in Medicina fisica e Riabilitativa. Silvia Lucchetta viveva da sola ed era febbricitante da due giorni. La donna era stata sottoposta a tampone, ma non le erano ancora stati consegnati i risultati. Il corpo privo di vita è stato segnalato ieri mattina presto, 18 marzo, a Cortellazzo, alla foce del fiume Piave da un pescatore. I mezzi dei militari della Capitaneria di Porto hanno recuperato la salma a circa un chilometro al largo. Adesso il corpo è sotto sequestro, a disposizione del magistrato Elisabetta Spigarelli, affinché si chiariscano le cause della morte della donna. Le indagini sono ancora in corso, ma per il momento non si esclude il gesto volontario dopo il periodo di forte tensione e stress che la donna stava vivendo.

Secondo una prima ricostruzione, la donna avrebbe deciso di togliersi la vita gettandosi nel fiume. Sul corpo non sono stati rilevati segni di violenza, anche se gli inquirenti non escludono ancora alcuna ipotesi.

L'infermiera di Jesolo aspettava l'esito del tampone e aveva la febbre da due giorni

L'azienda sanitaria del veneziano è stata profondamente colpita dalla tragica notizia.

Il Direttore generale della Usl 4, Carlo Bramezza, ha parlato di Silvia come di una donna dedita al lavoro e punto di riferimento per i tanti colleghi che sono rimasti sconvolti dall'accaduto. La donna era stata assunta nel 1991 e aveva iniziato il suo lavoro presso il reparto di Chirurgia dell'ospedale di Jesolo per poi essere trasferita nel 2012 alla Chirurgia di San Donà.

Dal 2016 era tornata a Jesolo presso i reparto di Medicina Fisica e Riabilitativa e pochi giorni fa si era offerta di prestare volontariamente servizio al reparto di malattie infettive. Presso la struttura attualmente sono ricoverati 25 pazienti affetti da Coronavirus e Silvia aveva partecipato con i colleghi alla formazione per gestire in sicurezza i pazienti. Tutti hanno ricordato la sua solarità e l'energia che trasmetteva sul lavoro. Silvia Lucchetta lascia il papà Silvio, ex dipendente dell'ospedale, la mamma Adriana e il fratello Mattia.