In Lombardia si inizia a notare un calo nella crescita dei contagi da nuovo Coronavirus, ma la contingenza di emergenza rimane ugualmente in piedi: lo ha riferito il governatore della Regione Lombardia Attilio Fontana in conferenza stampa questa mattina. Il politico ha ovviamente dichiarato che adesso non è il momento di abbassare la guardia e che i cittadini devono mostrarsi sempre più responsabili per fare in modo di contenere l'avanzare del contagio. "Se alzassimo il piede sarebbe un disastro" - ha sottolineato il numero uno della Regione Lombardia.

Il governatore ha poi annunciato l'arrivo per oggi 25 marzo di un contingente di 150 tra medici, infermieri e addetti alla sanificazione dalla Russia, i quali daranno man forte ai colleghi italiani nella lotta al virus cinese.

Ancora in vigore l'ordinanza della Regione

Fontana ha inoltre precisato che per il momento, e per i prossimi dieci giorni, sarà valida l'ordinanza regionale che vieta l'apertura di hotel e studi professionali, nonché degli uffici pubblici. Lo stesso non si è sbilanciato sull'ulteriore decreto che il Governo centrale potrebbe emanare affermando che per il momento circola soltanto una bozza.

Per Fontana l'unica cosa certa è che tutte le misure poste già in essere dal dpcm rimangono ancora in vigore, come già detto, per dieci giorni.

Sarà la stessa regione ad avvisare tempestivamente la popolazione sulla revoca o il prolungamento delle misure adottate. Il governatore ritiene che solo rispettando la quarantena in casa e le regole imposte dall'Esecutivo si possano avere risultati ancora più soddisfacenti.

Ricordiamo che la Lombardia è la regione italiana più colpita dal Covid-19: le terapie intensive di fatto sono ormai allo stremo.

La situazione più critica si registra a Bergamo, dove le autorità sanitarie stanno allestendo un grande ospedale da campo. Le città e la stessa Milano in questi giorni sono praticamente deserte.

Oltre 6.000 morti in Italia

L'Italia rimane in assoluto una delle nazioni più colpite dal coronavirus: ad oggi si contano infatti oltre 6000 decessi a causa della malattia giunta dalla Cina.

Come noto, la pandemia ha avuto inizio nella città di Wuhan, capoluogo della provincia cinese di Hubei. Nel Paese del Dragone però, in questo periodo, si sta lentamente tornando alla normalità: ieri è stato l'ultimo giorno di restrizioni, mentre a Wuhan queste ultime dureranno ancora fino a giorno 8 aprile.

L'Europa e il resto del mondo invece hanno appena iniziato la loro battaglia contro il virus e milioni di persone sono attualmente chiuse nelle loro case per rispettare le ordinanze impartite dai rispettivi governi.