Neanche il Coronavirus è riuscito a fermare due rave party dove hanno partecipato tra sabato 29 febbraio e domenica 1 marzo centinaia di persone. Molti giovani si sono accalcati all’interno di una ex fabbrica a Robecco d’Oglio, nel cremonese a confine con Brescia e a pochi chilometri di distanza da Lodi, la zona rossa dove si è innescato il focolaio dei contagi, altri si sono dati appuntamento a Calusco in provincia di Bergamo.

Il contagio da Covid-19 non ferma il rave party

In questi giorni concitati e difficili per l’Italia le autorità consigliano ripetutamente alla popolazione di evitare qualsiasi assembramento di gente per scongiurare il rischio di contagi da coronavirus.

Le direttive dell’OMS suggeriscono di dare priorità a protezione del personale medico, mentre il Ministero della Salute rimane fermo su dieci punti fondamentali da seguire e che dettano le indicazioni su come lavarsi correttamente le mani, detergere le superfici, adottare comportamenti corretti per prevenire la patologia infettiva.

Nonostante le incalzanti raccomandazioni c’è chi sabato 29 febbraio ha partecipato a un raduno e ha ballato ininterrottamente fino alla domenica. Il rave party è stato organizzato online e hanno partecipato ragazzi provenienti dal nord Italia. I trecento giovani si sono dati appuntamento all’interno di una ex fabbrica a Robecco d’Oglio nel comune di Cremona al confine con Brescia e a pochi chilometri di distanza da Lodi dove è presente l’epicentro del focolaio da Covid-19.

Il paese è in piena zona gialla, i giovani sono arrivati con una sessantina di veicoli che non hanno provocato rallentamenti veicolari. Non sono stati segnalati problemi di ordine pubblico, ma il raduno di tante persone assemblate in uno spazio non sufficiente a contenerle tutte sta creando un allarme sul fronte della salute.

La polizia sta valutando l’ipotesi di sporgere denunce contro gli organizzatori.

Nel weekend rave party a Calusco

Sempre nel weekend sabato 29 febbraio una trentina di ragazzi si sono incontrati a Calusco in provincia di Bergamo. La maggior parte di loro provengono dalla Lombardia, dall’Emilia e dal Piemonte. Per l’evento hanno montato alcune tende e pernottato in un campo.

Alcuni residenti sorpresi dalla musica troppo alta e dalla presenza del tendone su un terreno libero, hanno allertato le forze dell’ordine che sono intervenute sul posto. Trenta ragazzi, di cui cinque di Bergamo sono stati denunciati a piede libero per violazione dell’ordinanza sul Covid-19 e per occupazione di terreno.

Allarme sul fronte della salute

L'Oms fa sapere che l'epidemia che si è diffusa in Italia è preoccupante. Secondo l’ultimo bollettino della Protezione Civile in Italia ci sono 1835 persone che sono malate, il numero dei morti sale a 52, di cui 18 morti sono stati registrati solo nella giornata del 2 marzo, i soggetti guariti salgono a 149. Per il poliziotto del commissariato di Spinaceto contagiato sono stati richiamati per sottoporsi a controlli 98 pazienti del pronto soccorso di Tor Vergata che potrebbero essere stati a contatto con l’agente.