"Non siamo ancora in una fase declinante, ma di contenimento". Queste sono le parole di Silvio Brusaferro, Presidente dell'Istituto Superiore di Sanità che, sulle pagine del Corriere della Sera, spiega che molto probabilmente le misure restrittive imposte ai cittadini con il Dpcm del 22 marzo 2020 continueranno ancora per due settimane, almeno fino al 18 aprile. Prima il termine era stato fissato al 3 aprile, ma sembra ormai certo che per quella data neanche le attività non essenziali e le scuole potranno riaprire. Tutto dipenderà dall'andamento dei contagi in queste settimane, decisivo sarà il mese di maggio.

Tecnicamente, spiega Brusaferro, il valore dei contagi deve calare ad R0, cioè ogni positivo dovrà registrare un dato inferiore a 1 sulla potenzialità di contagiare altre persone. Se la situazione non dovesse placarsi non è escluso che le restrizioni dureranno anche per i prossimi mesi.

Preoccupa la tenuta delle piccole e medie imprese

Oltre all'emergenza sanitaria si sta per affiancare anche quella economica. Visto il prolungato periodo di chiusura preoccupa adesso la tenuta delle piccole e medie imprese. Il Governo monitora costantemente la situazione, anche se l'Esecutivo è pronto a varare dei provvedimenti già nel prossimo decreto di aprile. In ogni caso non verranno meno sicuramente tutte le misure di sicurezza stabilite fino ad adesso, questo perché si vuole evitare assolutamente che i contagi salgano nuovamente dopo la fase di contenimento.

Come già detto in apertura, sarà decisivo l'andamento dei contagi del mese di maggio, perché forse proprio allora potrebbe cominciare la ripresa, anche se in maniera del tutto graduale. Il Ministro dell'Istruzione, Lucia Azzolina, è certa che non si rientrerà a scuola anche dopo il 3 aprile: lezioni sospese dunque per le settimane successive, mentre dovrebbero svolgersi regolarmente gli esami di terza media e di maturità.

Resterà anche in vigore nei prossimi mesi il divieto di ingresso in Italia dall'estero.

Aumentano i contagi in Corea del Sud

Dalle pagine online della Rai si apprende che i contagi stanno tornando nuovamente a salire in Corea del Sud. Ieri, 27 marzo, si è registrato un incremento di 146 casi. I decessi si attestano a 144, più 5 rispetto alla giornata del 26 marzo.

Preoccupano gli Stati Uniti, dove il numero dei contagiati sta salendo di ora in ora e al momento se ne contano 103.942. Negli Usa l'area più colpita è quella di New York. Negli scorsi giorni Donald Trump ha preso dei provvedimenti simili a quelli italiani, con la chiusura di tutte le attività non necessarie come bar, pub, ristoranti, sale da gioco e discoteche. Nuove restrizioni su riunioni, assembramenti e vita notturna sono state prese ad Hong Kong dopo l'aumento, anche qui, del numero di nuovi casi di infezione da Covid-19. L'Italia registra un numero di casi pari a 86.498 mentre la Cina è ferma a 81.897.