Una notizia che in queste ore è circolata su Castiglione d'Adda è in realtà una bufala. Di recente, si è verificato un fenomeno che, in un primo momento, aveva lasciato perplessi gli abitanti della cittadina lombarda. Erano state notate delle macchie di vernice nera sulle pareti di alcuni edifici, e si pensava che ciò fosse stato fatto di proposito per indicare i luoghi in cui si trovavano le persone affette dal Coronavirus.

In realtà, dopo un'indagine giornalistica di Giornalettismo e una serie di controlli accurati da parte dei carabinieri, è stato dichiarato che si è trattato di una "bravata", etichettando come fake-news l'informazione (fasulla) diffusasi nelle ultime ore.

Castiglione d'Adda e la vernice nera sui muri

Castiglione d'Adda fa parte della cosiddetta "zona rossa", essendo uno dei luoghi indicati come focolaio del coronavirus. Un abitante della zona il 2 marzo ha denunciato, nel corso della trasmissione radiofonica "La Zanzara" condotta da Giuseppe Cruciani, uno strano e fastidioso fenomeno che si stava verificando in città.

Il testimone ha affermato che qualcuno stava iniziando a marchiare con della vernice nera sui muri alcuni negozi e case dove risiedevano persone infette. Una rivelazione che ha lasciato di stucco l'intero paesino ma che, in un secondo momento, si è rivelata una bufala.

La bufala delle case 'segnate' con la vernice nera

Il residente di Castiglione d'Adda intervenuto a Radio 24 ha affermato che da giorni stava fotografando le case del paese e, con voce rassegnata, ha spiegato che stava accadendo qualcosa d'incredibile.

Essendosi diffusa la fobia da contagio, alcune persone avrebbero denunciato ai carabinieri l'incresciosa pratica di "segnalare" con delle macchie di vernice nera sulle pareti, i luoghi in cui si troverebbero i cittadini che hanno contratto la malattia. L'intervistato ha addirittura aggiunto che lo scenario ricorderebbe molto da vicino quello degli anni bui della persecuzione degli ebrei.

In realtà, in seguito ad un approfondimento giornalistico da parte della redazione di Giornalettismo, è emerso che questa è una fake-news.

Non esistono cacciatori di contagio

In seguito alla notizia diffusasi velocemente in rete, Giornalettismo ha contattato il comando provinciale dei Carabinieri di Lodi, chiedendo se qualcuno avesse denunciato i fatti sconcertanti raccontati nel corso della trasmissione radiofonica "La Zanzara".

A rispondere alle domande è stato il capitano Michele Capone, responsabile delle comunicazioni con i media del suddetto comando. Questi ha chiarito che, dopo aver parlato con con la caserma di Castiglione d'Adda, ha appreso che non esiste alcuna denuncia in tal senso.

Inoltre, è stato appurato che le macchie non sono di vernice nera, poiché si tratta di olio esausto. Dunque, stando alle dichiarazioni del capitano, siamo di fronte ad una sorta di bravata isolata che non ha nulla a che vedere con il coronavirus. L'episodio ha interessato tre edifici situati lungo la stessa strada, di cui uno disabitato. Non ci sono riscontri ufficiali per quanto concerne il coinvolgimento di esercizi commerciali.

Castiglione d'Adda è una delle cittadine in cui è stato individuato il focolaio dell'infezione. Le autorità nella "zona rossa" hanno disposto alla popolazione delle misure restrittive. I residenti stanno lottando strenuamente per cercare di ritornare ad una vita normale in un momento di emergenza. Di conseguenza, diffondere notizie non verificate rischia di demoralizzare ulteriormente la cittadina di 4.500 abitanti, che in questo momento si trova a gestire una situazione di crisi mai vissuta prima d'ora.