Il Governo di Ankara ha rivendicato ieri, lunedì 30 marzo, l'uccisione di Nazife Bilen da parte delle forze armate turche nel corso di un raid nel nord dell'Iraq. La donna era considerata dalla Turchia come la "più alta in grado" tra i combattenti dell'organizzazione paramilitare del Pkk curdo (Partito dei Lavoratori del Kurdistan).

L'operazione che ha portato alla neutralizzazione della militante è stata condotta congiuntamente dal Tsk e dal Mit, i servizi d'intelligence.

I dettagli dell'operazione

Secondo alcune fonti di sicurezza riportate da Anadolu (l'agenzia di stampa di proprietà del governo della Turchia con sede ad Ankara) l'operazione è avvenuta nella regione montuosa di Qandil, sotto la gestione dell'esercito turco in cooperazione con l'organizzazione nazionale turca d'intelligence Mit (Millî Istihbarat Teşkilati) il cui direttore è Hakan Fidan.

La combattente Nazife Bilen è stata individuata e neutralizzata proprio durante questi raid. Pare che il Mit avesse già raccolto una serie di informazioni sulla donna, ricorrendo a dei contatti della rete locale che già erano stati stabiliti nella regione di Kandil alcuni mesi fa.

L'agenzia di stampa Anadolu ha sottolineato che, prima di dare il via libera all'intervento, sono stati condotti degli studi circostanziati e molto dettagliati per far sì che durante i raid non fossero coinvolti dei civili.

Chi era Nazife Bilen

Nazife Bilen secondo il Governo di Ankara era la "più alta in grado nelle fila dei combattenti del Pkk curdo". Inoltre pare che avesse due nomi in codice: Hacer Guyi e Hacer Hilal.

Faceva parte dei sei membri attivi del comitato direttivo del Pkk-Kck e ha avuto un ruolo preponderante nella creazione della sua sezione femminile.

L'agenzia turca DHA sostiene che la donna sia stata sottoposta in questi anni ad un addestramento politico e militare da parte del leader Abdullah Apo Öcalan in Libano e in Siria.

Nazife Bilen addestrata da Abdullah Öcalan

Nazife Bilen era stata addestrata dal guerrigliero curdo Abdullah Öcalan, noto anche come Apo. Questi è il leader del Partito dei Lavoratori del Kurdistan.

Öcalan si è opposto per diversi anni al Governo di Ankara e si è battuto per la formazione di uno Stato curdo autonomo. Dopo essere stato catturato in Kenya, nel 1999 è stato condannato a morte per attività separatista armata che Turchia, Stati Uniti ed Unione europea equiparano al terrorismo.

Nel 2002, dopo l'abolizione della pena di morte in Turchia, la condanna di Abdullah Öcalan è stata convertita in ergastolo. Ad oggi è detenuto nell'isola-prigione di Imrali.