Da domenica sera sono state registrate ben tre esplosioni di lettere bomba a Roma. Torna a spaventare l'incubo di Unabomber, il criminale terrorista che spaventò l'America dal 1978 al 1995.

Le vittime

La prima esplosione è avvenuta domenica poco dopo la mezzanotte nel centro di smistamento delle poste italiane in via Gino Cappanini a Fiumicino. La dipendente addetta ai plichi in arrivo è rimasta ferita alle mani e al viso dopo che il pacco è esploso durante il controllo, ed è stata trasportata d'urgenza al San Camillo. Il secondo caso invece è avvenuto in un'abitazione privata in via Piagge 7 al Nuovo Salario.

La donna, di 54 anni, è stata portata dal 118 al policlinico Umberto I, ed ha riportato lesioni agli occhi ed alle dita dopo essere stata travolta dallo scoppio dell'ordigno.

La terza vittima è ancora una donna, 68 anni. Il pacco era stato spedito nella sua abitazione in via Alfredo Fusco alla Balduina. Anche per lei si riportano ferite al volto ed agli arti. La donna ha anche accusato un malore prima di essere ricoverata al policnico Gemelli.

Le indagini

La Digos della questura di Roma ed i carabinieri per il momento escludono il coinvolgimento di terroristi appartenenti a frange estreme, nonostante il modus operandi richiami quello degli anarchici. Nessuna delle tre lettere bomba esplose a Roma conteneva rivendicazioni e secondo quanto si apprende da fonti investigative i tre ordigni sembrerebbero identici.

Questo farebbe pensare che questi atti criminali siano opera di una sola persona, probabilmente un folle emulatore dei vari 'Unabomber' che si sono susseguiti negli anni come Theodore John 'Ted' Kaczynski, che terrorizzò gli Stati Uniti fra il 1978 ed il 1995, o come il Bombarolo autore di numerosi atti di violenza commessi in Veneto e Friuli negli anni novanta e 2000.

Gli ordigni

Gli ordigni a prima vista sembrerebbero delle normalissime buste commerciali di carta gialla regolarmente affrancate, al cui interno però è contenuto un rudimentale ordigno. L'innesco è costituito da un filo e da carta stagnola che al loro contatto provocano l'esplosione nelle mani di chi lo sta maneggiando.

Intanto dopo un fallito attentato esplosivo al Viminale, che aprirebbe nelle indagini anche la pista di un disegno criminale ordito da terroristi che mirano ad uccidere e destabilizzare l'ordine pubblico, cresce esponenzialmente la psicosi bombe e attentati a Roma.

Gli investigatori e gli inquirenti stanno vagliando possibili legami tra i tre attentati e le vittime, in quanto non va escluso che possano essere bersagli non casuali di qualcuno che le conosceva e che potrebbe aver deciso di vendicarsi.