Omicidio e occultamento di cadavere. Con queste pesantissime accuse i Carabinieri della compagnia di Cagliari, questa mattina all’alba, hanno arrestato gli allevatori Joselito e Micheal Marras, padre e figlio di 57 e 27 anni, originari di Dolianova, che da tempo erano appunto indagati per la sparizione dei fratelli Massimiliano e Davide Mirabello, di 35 e 40 anni. Originari della Calabria ma da tempo residenti a Dolianova, dove si mantenevano lavorando come agricoltori nelle campagne del paese. Padre e figlio sono stati ammanettati nella loro abitazione nelle campagne di Dolianova, a pochi passi dalla casa dei due fratelli scomparsi.

Secondo l’accusa tra i due allevatori e i fratelli scomparsi – da tempo – le cose non andavano troppo bene. Le liti erano all’ordine del giorno e – dalle indagini – è emerso che proprio ultimamente gli screzi erano aumentati per colpa del confine tra due terreni che spesso era motivo di discussioni. Tra l’altro – recentemente – ai due fratelli era stato brutalmente ucciso il cane di famiglia. Ma non solo, sconosciuti avevano anche dato fuoco ad un capannone che conteneva attrezzature per la campagna. Poi – dopo questa serie di intimidazioni – l’improvvisa sparizione dei due fratelli, che si erano allontanati a bordo della loro auto dall’abitazione in campagna dove vivevano.

Discussioni all’ordine del giorno

Secondo quanto ricostruito dagli investigatori dei Carabinieri del Nucleo investigativo del Comando provinciale di Cagliari - all’origine del duplice omicidio – ci sarebbero i numerosi litigi tra le due famiglie. Nel 2018, tra l’altro, Micheal Marras, il 27enne indagato per il duplice omicidio, era stato massacrato di botte da uno sconosciuto ed era dovuto ricorrere alle cure mediche del Pronto Soccorso dove i medici l’avevano medicato e gli avevano assegnato 40 giorni di cure.

Una serie di elementi che hanno permesso agli abili investigatori dell’Arma – almeno per ora – di chiudere il cerchio. Anche perché da quel lontano 9 febbraio, una domenica, le ricerche dei fratelli Mirabello non si sono mai fermate. I Carabinieri del Comando provinciale, infatti, con l’aiuto delle unità cinofile e molecolari, hanno setacciato palmo per palmo le campagne vicino al luogo della scomparsa.

Gli investigatori infatti hanno prima trovato numerose tracce di sangue – riconducibili ai quattro – e in breve tempo hanno anche ritrovato l’auto con la quale Massimiliano e Davide Mirabello quella maledetta domenica di febbraio si erano allontanati di tutta fretta, sembrerebbe dopo l’ennesima discussione avuta con i soliti vicini di casa.

Una scomparsa inspiegabile

Anche gli abili uomini del nono Battaglione dei Carabinieri hanno contribuito alle indagini, perlustrando palmo per palmo tutte le campagne intorno a Dolianova e anche le porcilaie. Gli indizi trovati sono stati tanti e – grazie agli specialisti del Ris, il reparto investigazioni scientifiche dell’Arma - sono stati analizzati e hanno potuto dare una forte mano agli investigatori.

E sono stati proprio questi ultimi riscontri documentati a far emettere un decreto d’arresto dalla Procura. Questa mattina infatti Joselito Marras e il figlio Micheal – difesi dagli avvocati Patrizio Rovelli e Maria Grazia Monni – dopo essere stati prelevati da casa , sono stati portati nella caserma dei Carabinieri di via Nuoro dove – alla presenza dei loro legali – sono stati ascoltati nuovamente dagli investigatori.