"E' la notizia più bella da quando è scoppiata la pandemia": sono queste le parole con cui il virologo italiano Guido Silvestri ha commentato sul suo profilo Facebook i dati che sembrano confermare l'efficacia di un farmaco antivirale contro il Sars-Cov-2, il remdesivir. Le evidenze scientifiche, rese note dall'immunologo Anthony Fauci alla Casa Bianca, secondo il docente della Emory University of Atlanta, potrebbero di fatti offrire una speranza concreta rispetto alla possibilità che si possa individuare una terapia farmacologica contro l'infezione da Covid-19.

Silvestri parla di 'pugno al naso' del virus

Da ormai diverse settimane la comunità scientifica mondiale è al lavoro per combattere il nuovo Coronavirus su due fronti: quello immunologico attraverso la scoperta di un vaccino e quello finalizzato all'individuazione di una terapia che dia risultati concreti. La differenza risiede nel fatto che i passi in avanti sul secondo punto sono destinati a fornire riscontri più immediati sul fronte della lotta quotidiana alla pandemia, considerati soprattutto i tempi di certificazione di un vaccino efficace. Per Guido Silvestri i risultati provenienti dagli Stati Uniti rappresentano ciò che lui definisce "il primo pugno sul naso che la grande fratellanza della scienza ha rifilato a questo virus".

Remdesivir accorcia i tempi di guarigione

A illustrare i risultati sul Remdesivir come farmaco efficace contro il Sars-Cov2 è stato il virologo americano Anthony Fauci, direttore del National Institute of Allergy and Infectious Diseases (Niaid). I risultati valutati hanno messo in evidenza il fatto che il farmaco avrebbe effetti positivi nel rendere meno lunghi i tempi di recupero e guarigione in quanti vengono colpiti dal Covid-19. Secondo le stime, presentate in una conferenza stampa alla Casa Bianca ripresa anche dall'agenzia Agi, i tempi di guarigione sarebbero stati accorciati del 31% rispetto a quanti era stato somministrato un placebo. Lo studio, in qualsiasi caso, indica che esistono i margini affinché una terapia farmacologica possa rappresentare un'efficace arma contro la malattia.

Dalle parole di Guido Silvestri sembra in definitiva filtrare un certo ottimismo rispetto al remdevisir: "Se tutto va secondo i piani, remdesivir dovrebbe essere ora approvato dalla Fda per uso ospedaliero negli Usa, e spero che lo stesso possa avvenire presto anche in Italia".

Riuscire a giungere all'individuazione di un terapia efficace equivarrebbe a rendere meno alto il rischio di congestione delle strutture sanitarie per i pazienti più gravi, consentendo un ritorno alla normale quotidianità sensibilmente più vicino. Quello che è certo è che, oggi, tutto il mondo fa più che mai il tifo per la scienza.