Brutto episodio nella giornata di ieri 12 aprile, giorno di Pasqua, a Lodi, dove un ragazzo trovato positivo al nuovo Coronavirus da qualche giorno, ha pensato di organizzare una festa in casa invitando altri 5 amici. I giovani in questione, come spesso accade in questi casi, hanno cominciato a fare chiasso e i rumori provenienti dall'appartamento in cui abita il ragazzo in questione hanno allertato i vicini di casa, che non ci hanno messo molto a capire che cosa stesse succedendo e hanno chiamato la Polizia. Gli agenti sono giunti in men che non si dica sul luogo del fatto di cronaca e hanno proceduto subito a identificare i soggetti.

Pochi istanti dopo i poliziotti hanno avuto anche conferma che l'organizzatore della festa era positivo al Covid-19.

Denuncia penale

Per i ragazzi la giornata di Pasqua non è finita affatto bene. In totale i partecipanti alla festa erano 6, incluso il ragazzo infetto da SarsCoV-2: per tutti loro è scattata una denuncia penale per violazione delle leggi sanitarie in quanto non hanno osservato l'ordine atto ad impedire la diffusione della malattia infettiva. Inoltre i militari hanno provveduto anche ad ascoltare gli amici del giovane, i quali hanno dichiarato senza remore che conoscevano appieno la situazione di Salute dell'organizzatore. Facendo così i ragazzi hanno non solo messo in pericolo loro stessi, ma anche il resto della comunità lodigiana, già provata da quanto sta succedendo ormai da un mese a questa parte.

Proprio la provincia di Lodi è una delle più colpite dal Covid-19 e vicino la città si trova Codogno, località in cui si è scatenato uno dei primi focolai in Italia. Tutti i giovani avevano una età compresa tra i 17 e i 24 anni. Adesso tutti loro dovranno osservare un periodo di quarantena di 14 giorni.

Tante le sanzioni in questi giorni

In questo particolare periodo le autorità stanno tenendo sotto stretto controllo tutto il territorio nazionale. Ogni arteria stradale viene controllata dalle Forze dell'Ordine, che stanno eseguendo moltissime sanzioni e denunce. Nel nostro Paese non è la prima volta che una persona positiva al coronavirus evade gli obblighi a cui è sottoposta: chi è malato infatti è tenuto a rispettare un regime di quarantena obbligatoria, per cui nella stessa abitazione deve vivere isolato dai propri famigliari e non può uscire per nessuna ragione.

Qualche settimana fa, a Bari, i carabinieri trovarono per strada un soggetto positivo che andava in giro per il rione Carbonara: una volta fermato dai militari l'uomo, 50 anni, si giustificò dicendo che stava andando a fare la spesa presso il supermercato più vicino. I carabinieri non ci pensarono due volte e dopo avergli fatto una severa ramanzina lo denunciarono per il reato di epidemia colposa.