Il Coronavirus sta mettendo in apprensione il globo intero costringendo miliardi di persone a cambiare drasticamente le proprie abitudini di vita (oltre metà della popolazione mondiale è infatti reclusa in casa in quarantena).

A trattare dei possibili risvolti della pandemia è stato nulle ultime ore il virologo Guido Silvestri, professore ordinario di Patologia alla Emory University di Atlanta (Usa), che ha rilasciato un'intervista al quotidiano Il Messaggero. Il parere di Silvestri è parso più orientato sull'ottimismo che non sulle criticità del momento: "Questo virus non è capace di nascondersi nel nostro Dna come invece fa Hiv, né è capace di mutare rapidamente per evadere la nostra risposta immunitaria" ha dichiarato al riguardo il professore.

L'uomo, tra l'altro tra i fondatori del "Patto trasversale per la Scienza", ritiene inoltre che in estate il virus concederà una tregua e che dopo in rapida successione verrà sconfitto definitivamente dalla Scienza.

Silvestri: 'Sta facendo molti danni perché è nuovo'

Nel corso della sua intervista Silvestri ha spiegato che il Covid-19 sta mettendo a dura prova l'intero pianeta perché si tratta di un patogeno nuovo. Così si spiega anche l'alto numero di morti che si stanno registrando in tutto il globo. Silvestri è convinto che con il passare del tempo il virus perderà la sua aggressività in quanto si stanno già sviluppando farmaci capaci di inibire la sua replicazione all'interno dell'ospite, in questo caso l'essere umano: "Siamo nel 2020 e non nel 1918 della influenza Spagnola, abbiamo a disposizione un armamentario scientifico e tecnologico senza precedenti.

Ci vorrà del tempo ma molto meno di quello che sarebbe servito in ogni altra epoca della storia umana" ha dichiarato il ricercatore sicuro di come comunque già adesso la scienza stia facendo importanti progressi nel trattamento dei focolai.

Meno letale dove fa più caldo

Come già detto in apertura, Silvestri ritiene che il nuovo coronavirus sia meno letale dove le temperature sono più elevate.

La sua considerazione scaturisce anche da quanto sta accadendo nei Paesi del Golfo o ai Caraibi, dove di norma le temperature sono piuttosto alte. Qui c'è un numero molto minore di decessi e di persone contagiate dal patogeno in questione, quasi tutti i casi più o meno gravi di infezione si riscontrano infatti nelle nazioni poste nell'emisfero settentrionale.

Dobbiamo precisare, questo per dovere di informazione, che, come già ricordato da numerosi esperti del settore, la malattia continuerà a circolare ancora in estate: nei prossimi mesi le singole autorità nazionali potranno di fatti prendere la decisione di far indossare obbligatoriamente la mascherina qualora si frequentino luoghi affollati sulla scia di quanto già fatto in Lombardia dove da qualche giorno il dispositivo è obbligatorio se si è fuori di casa. Guido Silvestri ha infine ricordato come tutti i tipi di coronavirus abbiano un andamento stagionale: "Quando ho chiesto al mio amico Ralph Baric - professore alla University of North Carolina - se il caldo ci aiuterà, la risposta è stata: 'There is no doubt about it', non ci sono dubbi su questo".

Bisogna dunque pazientare ancora nella speranza che la curva epidemiologica continui a calare, una speranza questa alimentata dagli ultimi dati che consegnano una situazione quanto meno stabile sul suolo italiano. Per oggi alle 18 è attesa la consueta conferenza stampa della Protezione Civile che consegnerà il nuovo quadro epidemiologico aggiornato ad oggi, 9 aprile.