Il giorno di Pasqua è stato funestato da una terribile notizia di Cronaca Nera. Un uomo di 43 anni, Kumar Rajiv, di origine indiana, è stato trovato senza vita nella sua abitazione a Villa Saviola, piccola frazione del comune di Motteggiana (Mantova). Nella giornata di oggi, lunedì 13 aprile, i carabinieri hanno fermato due vicini di casa, suoi connazionali. Sembra che all'origine del delitto vi sia stato il comportamento particolarmente vessatorio della vittima nei confronti dei suoi assassini.
L'omicidio nel giorno di Pasqua
Nel primo pomeriggio di ieri, domenica 12 aprile, alcuni residenti della frazione di Villa Saviola hanno chiamato il 118 spiegando che da un'abitazione in via Fabio Filzi usciva del fumo.
Così, i Vigili Del Fuoco del distaccamento di Suzzara (sempre in provincia di Mantova) hanno raggiunto l'appartamento di Kumar Rajiv, pregiudicato, con precedenti per droga.
Dopo aver fatto irruzione, hanno trovato il 43enne disteso a terra, ormai senza vita, con diverse ed importanti ferite sul corpo causate, con ogni probabilità, da un oggetto contundente. Inoltre hanno notato la presenza di un pentolino sui fornelli.
Sul posto sono così giunti i carabinieri della Compagnia di Gonzaga, coordinati dal tenente colonnello Francesco Garzya che hanno provveduto ad effettuare i rilievi del caso, ad ascoltare i vicini e a visionare i filmati delle telecamere di sicurezza dello stabile.
Fermati i vicini di casa
I militari dell'Arma, dopo nemmeno 24 ore di indagini (coordinate dalla Procura della Repubblica di Mantova), hanno risolto il caso e, questa mattina, hanno fermato una coppia di coniugi indiani (45 anni lui, 32 lei), vicini di casa Kumar Rajiv. Marito e moglie, regolari sul territorio italiano, sono stati tradotti nella Casa circondariale di Mantova a disposizione dell'autorità giudiziaria.
Dovranno rispondere di omicidio volontario premeditato.
La coppia, subito dopo il delitto, avrebbe cercato di liberarsi, nelle campagne circostanti, del pesante tubo metallico utilizzato per colpire Kumar e dei vestiti sporchi di sangue. Tuttavia, le testimonianze raccolte e i filmati visionati li avrebbero incastrati.
La vittima aveva un atteggiamento ossessivo e vessatorio
Sembra che all'origine dell'efferato delitto vi sia il comportamento assunto da Kumar Rajiv nei confronti dei due coniugi. Un comportamento definito, dagli stessi inquirenti, ossessivo e vessatorio. Sembra che il 43enne, noto per i suoi modi di fare violenti, si fosse invaghito della giovane connazionale e la molestasse. In più di un'occasione sarebbe diventato anche aggressivo costringendo la donna ed i suoi due figli, di 6 e 8 anni, a rinchiudersi in casa. “Fin dai primi momenti – ha commentato il comandante Garzya della Compagnia dei Carabinieri di Gonzaga - è stato chiaro che a compiere il delitto fosse stata una persona molto vicina alla vittima".