Il cardinale australiano George Pell è stato proclamato innocente dalle accuse di pedofilia nei confronti di due ragazzi. L'ex ministro dell'economia del Vaticano, si è sempre professato innocente. Alla notizia del proscioglimento, papa Francesco, nella mattinata di oggi 7 aprile, all'inizio della celebrazione eucaristica nella cappella della casa Santa Marta, ha pregato per tutto coloro che sono accusati ingiustamente e devono sopportare il peso infamante delle condanne. Anche se non lo ha citato espressamente, il pensiero del Santo Padre potrebbe aver fatto riferimento alla vicenda del cardinale Pell.

Il porporato australiano prosciolto dalle accuse di pedofilia

L'Alta Corte di giustizia australiana ha ribaltato completamente le sentenze di condanna di Pell alla reclusione, prosciogliendolo da ogni accusa. il verdetto è stato unanime. Pell è tornato in libertà. Nel 1996, era stato accusato di aver abusato sessualmente di due chierichetti, allora tredicenni, della cattedrale di Melbourne durante la festa patronale.Nella sua memoria difensiva l'allora pastore dell'arcidiocesi australiana ha dichiarato che il suo processo non è stato altro che un referendum contro la Chiesa cattolica. I togati hanno esaminato le prove a carico dell'imputato rilevando che uno dei due ragazzi avrebbe accusato l'alto prelato in quanto succube da dipendenza.

L'altro ragazzo è deceduto e ciò non ha consentito di confermare le prove dell'abuso. Secondo i giudici che hanno prosciolto il prelato "c’è una ragionevole possibilità che il reato - come riporta Vatican News - non sia avvenuto e che quindi ci sia una significativa possibilità che una persona innocente possa essere condannata".

Il cardinale, dopo il verdetto, ha lasciato la prigione di Barnow e ha chiesto ospitalità in un istituto religioso..

Il commento della Santa Sede alla notizia della liberazione di Pell

Il cardinale Camillo Ruini si è detto soddisfatto di come si sia conclusa la vicenda definendo il cardinale un vero testimone della fede cattolica.

Ampia soddisfazione è stata espressa dalla Conferenza Episcopale Australiana attraverso le parole del presidente monsignor Mark Coleridge, il quale ha affermato che "la sentenza sarà accolta con favore da coloro che credono all'innocenza del cardinale, mentre sarà devastante per gli altri". E' arrivata anche una nota della sala stampa della Santa Sede nella quale si è evidenziata la favorevole conclusione della vicenda giudiziaria alla quale è stato sottoposto il cardinale ma nello stesso tempo si è ribadito impegno a perseguire ogni abuso commesso sui minori in tutto il pianeta.