Dopo il bimbo di 1 anno morto negli States, in Gran Bretagna ci sono state altre due giovani vittime del Covid-19: un ragazzo di 13 anni e un aiuto cuoco 19enne, residenti entrambi a Londra. Sembra che nessuno dei due soffrisse di alcuna patologia pregressa.

Un aggravamento repentino per il 13enne

Un giovane di 13 anni, Ismail Mohamed Abdulwahab, residente a Brixton, è morto a Londra lunedì 30 marzo dopo essere risultato positivo al Coronavirus. Il ragazzo aveva manifestato dei problemi respiratori ed era stato trasportato in ospedale dove, dopo essere stato intubato e sottoposto a coma indotto, è drammaticamente spirato.

Mark Stephenson, un amico di famiglia contattato da The Guardian, ha spiegato che Ismail appena aveva cominciato a mostrare i primi sintomi e soprattutto delle difficoltà respiratorie, era stato ricoverato in ospedale. Qui era stato subito supportato da un ventilatore e posto in coma indotto, ma nonostante ciò il 13enne non ce l'ha fatta.

Il personale sanitario e i familiari hanno spiegato che il ragazzo non aveva patologie pregresse. I suoi cari si sono detti "devastati" dal lutto che li ha colpiti. Il giovane era risultato positivo al test per coronavirus venerdì scorso, un giorno dopo il ricovero presso l'ospedale King's College.

Un portavoce della fondazione NHS della struttura sanitaria londinese ha dichiarato che purtroppo il ragazzo di 13 anni, risultato positivo al Covid-19, è deceduto.

Ha espresso la vicinanza di medici e infermieri alla famiglia, alla quale sono andate le più sentite condoglianze.

Si attendono i risultati dell'autopsia

Mark Stephenson ha dichiarato che la madre del ragazzo e i suoi sei fratelli sono in attesa dei risultati dell'autopsia. Infatti, la salma è stata affidata al medico legale, il quale dovrà stabilire se effettivamente il paziente è deceduto a causa del coronavirus.

Fino a quando non arriveranno i risultati dell'esame autoptico non verranno rilasciate ulteriori dichiarazioni.

Una raccolta fondi per il funerale

Stephenson, direttore del Madinah College dove lavora la sorella dello sfortunato tredicenne, ha lanciato una raccolta fondi sulla piattaforma GoFundMe per accumulare il denaro necessario per sostenere i costi del funerale.

Sul sito web si legge: "Purtroppo è morto senza familiari nelle vicinanze a causa della natura altamente contagiosa del Covid-19". Tramite quest'iniziativa, martedì sera 31 marzo sono già state raccolte oltre 28.000 sterline, superando l'obiettivo iniziale di 4.000 sterline.

Diciannovenne italiano deceduto per il virus

Nei giorni scorsi, il National Health Service britannico ha diramato la triste notizia della morte di un diciannovenne risultato positivo al Covid-19. Si tratta dell'aiuto-chef italiano Luca Di Nicola, definito la più giovane vittima dell'emergenza sanitaria in Gran Bretagna prima che si sapesse della morte del tredicenne di Brixton. Il cuoco sarebbe deceduto per una polmonite fulminante e pare che non soffrisse di patologie pregresse.

Il diciannovenne era originario della provincia di Teramo, viveva ad Enfield Town, nella periferia di Londra, dove si era trasferito da qualche anno con la madre.

Secondo quanto riferito dai familiari, il ragazzo era sano e non aveva patologie pregresse. La zia, contattata dal quotidiano La Repubblica, ha detto che il medico di base gli aveva diagnosticato soltanto una "brutta influenza" da cui non aveva nulla da temere.

Purtroppo, però, le condizioni del giovane sono peggiorate: "Luca aveva dolori al petto - ha detto la zia - Poi la madre ha notato che aveva le labbra viola e poco dopo è collassato. Hanno chiamato l'ambulanza - ha proseguito - lo hanno rianimato ma i polmoni erano collassati, pieni di acqua e sangue.

L'hanno intubato e subito ricoverato in terapia intensiva al North Middlesex Hospital di Londra. Ma dopo mezz'ora, intorno alle 7 di sera, Luca è morto. Senza aver fatto neanche una lastra prima".

La Repubblica riporta che il tampone per il coronavirus è stato eseguito sul ragazzo post-mortem. Inoltre, la madre di Luca e il compagno avrebbero gli stessi sintomi del ragazzo. Entrambi dovranno osservare un periodo di isolamento per due settimane, i medici gli hanno consigliato di assumere paracetamolo e non sarebbero in gravi condizioni.