Proprio mentre la città cinese di Wuhan si preparava a tornare alla normalità, l'incubo Coronavirus torna ad investire la megalopoli cinese da 11 milioni di abitanti. Proprio qui si è registrato il primo focolaio di Covid-19 negli scorsi mesi, poi la malattia si è diffusa in tutto il mondo, tanto che l'OMS ha definito il nuovo coronavirus un evento pandemico. Le autorità della provincia di Hubei hanno quindi chiesto alla popolazione di restare a casa e di uscire solo per urgenti necessità, come ad esempio per fare la spesa o per visite mediche.

Il prossimo 8 aprile Wuhan dovrebbe tornare alla normalità e il Governo vorrebbe sospendere le restrizioni. Bisognerà vedere adesso come evolverà la situazione nei prossimi giorni, in quanto le autorità sanitarie nazionali hanno rilevato 126 nuovi casi di contagio nell'area della città.

Trenta decessi in provincia

Secondo quanto riferisce il quotidiano italiano La Stampa sulle sue pagine online, pare che negli ultimi giorni nella sola provincia di Hubei si siano registrati 30 decessi a causa del virus, mentre 39 sono i contagi che sono giunti dall'estero. In un comunicato pubblicato sul sito ufficiale della città, il segretario del Partito comunista locale, Wang Zhonglin, ha riferito che c'è il rischio di un rimbalzo dell'epidemia e l'allarme in questo senso resta molto alto.

Tutto dipende sia da fattori interni che esterni, così ha spiegato Zhonglin. Sempre il prossimo 8 aprile, la città allenterà lo stop ai viaggi in uscita, che dovranno essere compiuti in tutta sicurezza. Nelle città vicino a Wuhan non si registrano comunque nuovi focolai di contagio e nelle altre regioni cinesi la vita sta lentamente tornando alla normalità.

Anche la capitale, Pechino, sta cercando di uscire dall'incubo, ma l'attenzione resta davvero molto alta.

Oltre 3 miliardi di persone stanno subendo restrizioni

La pandemia sta costringendo a stare a casa 3,38 miliardi di persone in ogni parte del globo. Si tratta del 43% della popolazione mondiale che attualmente conta 7,9 miliardi di individui, secondo le ultime stime effettuate dalle Nazioni Unite.

Le prime restrizioni in Hubei risalgono alla fine del gennaio scorso, poi lo scorso 18 marzo le restrizioni interessavano già 500 milioni di persone. Dal 23 marzo questa cifra ha cominciato a raddoppiare arrivando a toccare il miliardo, poi tre miliardi il 25 marzo. Sono 78 le nazioni in cui alla gente viene chiesto di stare in casa ed uscire il meno possibile. Inoltre, 2,45 miliardi di individui sono sottoposti a confinamento obbligatorio. Le persone infettate dal virus sono oltre un miliardo su tutto il pianeta e queste cifre sono destinate sicuramente a crescere nelle prossime settimane.