Che quella contro il Coronavirus non sarebbe stata una guerra breve gli esperti lo avevano detto sin da subito. Che, però, si possa prolungare fino al 2025 è uno scenario nuovo che viene delineato da uno studio della T.H. Chan dell'Università di Harvard. La ricerca è stata pubblicata da Science e prefigura la possibilità che, in assenza di un vaccino per debellare la malattia, la popolazione mondiale possa essere costretta a periodi di quarantena fino al 2022 in maniera intermittente. Lo studio riguarda proprio l'ipotesi in cui non si riuscisse a trovare una cura efficacie al virus, un vaccino quindi, che possa permettere il raggiungimento della famosa immunità di gregge.

Una notizia che ha valenza medico-scientifica, ma che inevitabilmente deborda fino a scuotere potenzialmente settori delicati come quello politico ed economico.

Modelli matematici prefigurano l'allarme

In un periodo in cui pullulano le bufale sul fenomeno che sta turbando il futuro dell'umanità, occorre precisare che lo studio ha evidenzia scientifica basta su modelli matematici e non può essere in alcun modo equiparato a potenziali fake news. Tuttavia, nella lettura della situazione è bene tenere presente due aspetti. Il primo è che lo scenario è subordinato alla possibilità che, fino ai periodi citati, non venga individuato un vaccino efficace o una terapia funzionante, ai quali sta già lavorando la quasi totalità della comunità scientifica globale.

La seconda è che le simulazioni che portano alle previsioni restano, per lo più, frutto di modelli matematici che potrebbero essere messi in discussione da fattori legati all'evoluzione biologica del virus o a comportamenti dell'umanità.

Possibile ripresentazione del coronavirus a fine 2024

I numeri forniti segnalano che, una volta allentate le restrizioni, bisognerà accettare il fatto che il contagio, quantomeno proseguirà.

Non bisogna inoltre dimenticare che occorrerà del tempo per valutare quanto si prolungherà l'efficacia anticorpale contro il virus Sars-coV2 di quanti lo abbiano contratto, o ne siano venuti a contatto, risultando poi guariti. Al momento si ipotizza che possa continuare a circolare con le stesse caratteristiche di un'influenza stagionale.

Le dinamiche del contagio, secondo lo studio, sono state elaborate da un modello matematico messo a punto dall'immunologo Stephen Kissler e dai suoi collaboratori. Le simulazioni segnalano i rischi nel momento in cui si ritroverà la quotidianità e tra le simulazioni sono state valutate sia la possibilità di quarantena una tantum che il distanziamento sociale ad intermittenza. In entrambi i casi, le misure non sarebbero sufficienti a scongiurare l'ipotesi che, in autunno, il virus si propaghi con forza fino a sovraccaricare il sistema sanitario.

Tra le ipotesi ritenute concrete dallo studio c'è il fatto che il virus Sars-CoV2 possa ripresentarsi nel 2024. Tra le conclusioni che si possono trarre dallo studio, emerge il parere degli scienziati. "La sorveglianza - si evidenzia - ed il distanziamento sociale potrebbero dover essere mantenuti fino al 2022 per dare tempo agli ospedali di attrezzarsi a dovere".