Uno scienziato israeliano, Isaac Ben Israel, ha ipotizzato che la propagazione del contagio di Sars-CoV2 durerebbe settanta giorni, a prescindere dalle misure adottate. Stando a quanto dichiarato dal matematico e analista a capo del programma di Studi sulla sicurezza dell’Università di Tel Aviv, la cosa avverrebbe a prescindere dall'isolamento forzato cui si sta assistendo in queste settimane e dai criteri di restrizione della libertà di circolazione imposti dai governi per contenere l'avanzata del Coronavirus.

Stando sempre alla tesi di Israel, che ha pubblicato le risultanze del proprio studio, sembrerebbe che il patogeno sarebbe legato ad un ciclo epidemico che lo farebbe estinguere a seguito del raggiungimento del picco dei contagi: in altri termini, il Sars-CoV2 sarebbe ineluttabilmente legato ad un blocco epidemico destinato ad azzerarsi in poco più di due mesi una volta raggiunto il picco di propagazione.

L'idea alla base dello studio è che esisterebbe dunque un intervallo temporale ben definito tra emersione ed esaurimento dell'epidemia.

Il caso di Taiwan

A sostegno delle sue teorie, Isaac Ben Israel ha citato il caso di alcuni paesi che stanno affrontando l'attuale emergenza da Covid-19. Più precisamente, l'ex generale dell'esercito israeliano ha portato un riferimento a Taiwan, una nazione dove si è deciso di non optare per le stringenti misure cui si sta assistendo in gran parte del globo. A tal riguardo, Israel ha affermato che si è evidenziato "un aumento dei casi di Covid-19 fino alla quarta/sesta settimana", in seguito, si è poi avuta una notevole diminuzione degli episodi di contagio fino alla scomparsa del patogeno nell'ottava settimana.

Le polemiche e la critica alla 'chiusura forzata e prolungata'

Le tesi portate avanti dal matematico israeliano hanno causato delle polemiche e alcune critiche. La posizione di Israel non è stata condivisa ad esempio dall'ex direttore generale del Ministero della Salute, Gabi Barbash, che in un intervento tenuto su Channel 12 ha affermato che Israele e il mondo dovranno 'convivere' con il virus anche il prossimo anno e che, comunque sia, non dovrebbero essere i matematici a determinare quando e come bisognerà allentare le misure di contenimento anti-Coronavirus.

In tal modo, Gabi Barbash ha operato un critico riferimento agli attacchi che Israel ha riservato alle stesse misure anti-Sars-CoV2 prese nello stato di Israele e in altre nazioni. Difatti, l'ex militare israeliano ha criticato le chiusure 'prolungate e forzate' cui si è assistito in quei luoghi, dichiarando che così facendo si è creata una vera e propria 'isteria di massa'.

Questo stato di ansia diffusa, sempre secondo il matematico e capo del programma di Studi sulla sicurezza dell'Università di Tel Aviv, starebbe minando la stessa economia di Israele e di altri paesi duramente colpiti dall'attuale pandemia globale. Ben Israel si è comunque detto favorevole all'uso obbligatorio delle mascherine e all'osservanza delle misure di distanziamento sociale purchè non accompagnate da un divieto di libera circolazione.