Quella che arriva dalla provincia di Firenze è una notizia che, se confermata, sarebbe piuttosto grave. Secondo quanto riporta l'edizione odierna del quotidiano La Nazione, ieri 14 aprile, giorno di Pasquetta, all'interno del carcere di Sollicciano sarebbe stata organizzata una partita di calcio e una maxi grigliata da parte di alcuni agenti di polizia penitenziaria. Il servizio su La Nazione è corredato anche da numerose fotografie che immortalano il momento. I poliziotti che avrebbero partecipato alla festa in questione sarebbero stati una decina, oltre ai loro famigliari: in totale si contavano una quarantina di persone.

Si parla addirittura di alcuni minori, forse figli degli agenti, che avrebbero avuto accesso alla struttura penitenziaria.

Il direttore avvierà una indagine interna

Il quotidiano in questione ha intervistato il direttore del carcere, Fabio Prestopino, il quale ha fatto sapere di aver avviato una indagine interna per chiarire quanto accaduto. La presenza di bambini è stata resa nota da alcuni testimoni. Gli agenti, già interpellati, hanno comunque categoricamente smentito che nel carcere siano entrati dei minori. Il tutto sarebbe iniziato nel pomeriggio proprio con la partita di pallone, poi alcuni curiosi avrebbero udito le urla e visto il fumo alzarsi dall'interno del cortile del carcere, ma lì per lì hanno pensato a qualche protesta dei detenuti.

Subito dopo, invece, si sono sentiti i cin cin delle bottiglie. C'è chi afferma di aver visto addirittura una Fiat Brava di colore blu con a bordo due agenti che scoraggiavano le persone ad avvicinarsi al penitenziario. Secondo quanto riferisce La Nazione, questa notizia è davvero surreale, in quanto gli agenti che avrebbero organizzato questa grigliata nel penitenziario sapevano benissimo che ciò è vietato, in quanto vi è un preciso decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri che obbliga i cittadini a non creare assembramenti in modo fermare il contagio provocato dalla pandemia di coronavirus.

Prestopino: 'Rammarico per quanto accaduto'

Si dice molto amareggiato per l'accaduto Fabio Prestopino. Lui nel giorno di Pasquetta non era presso il penitenziario da lui diretto, e si trovava fuori per un altro incarico di lavoro. Ai giornalisti de La Nazione ha riferito che lui non ha autorizzato nulla di simile e chi ha sbagliato sicuramente pagherà.

Si attende quindi l'esito dell'indagine interna per chiarire le responsabilità sull'accaduto. Sicuramente nelle prossime ore si potranno conoscere ulteriori dettagli su questo spiacevole episodio che ha coinvolto la casa circondariale di Sollicciano. La notizia è stata ripresa dai maggiori media locali e nazionali.