Il Coronavirus è arrivato anche in Nuova Zelanda, e questa non di certo una novità visto che la pandemia sta circolando praticamente in tutto il mondo. Ma quello che sorprende maggiormente gli epidemiologi è l'evolversi del virus, o meglio, il suo non - evolversi. In due settimane dai primi contagi e dal successivo lockdown, la Nuova Zelanda ha quasi sconfitto del tutto il virus, facendolo non solo regredire ma anche scomparire.

Cosa è successo in Nuova Zelanda

Il 19 marzo, quando l'epidemia da Coronavirus circolava nel nostro paese già da quasi un mese, il governo neozelandese ha chiuso completamente i propri confini.

La premier Jacinda Ardern, aiutata da una serie di esperti nel settore, ha deciso di passare direttamente alla fase 4 dei protocolli di emergenza, quella cioè che prevede la chiusura totale delle attività, nonostante il numero dei contagi fosse davvero basso e non necessitasse di tali misure restrittive. Ma la Ardern ha agito prima che queste misure fossero doverose per preservare la salute della popolazione e così ha annunciato alla nazione che aveva due giorni di tempo per prepararsi a un mese di isolamento e ha dichiarato lo stato di emergenza nazionale con soli 100 contagiati in tutta la Nuova Zelanda.

I risultati del lockdown preventivo

I risultati di quello che può essere chiamato lockdown preventivo non sono tardati ad arrivare: in un paese di 4.792 milioni di abitanti, i contagiati sono appena 1.210, con solo 12 persone ricoverate in ospedale e sono solamente 4 i pazienti che necessitano di terapia intensiva.

Il tasso di mortalità della Nuova Zelanda è poi incredibile: al momento, è morta solo una donna di 70 anni affetta da altre patologie. Numeri incredibili se consideriamo che il resto del mondo sta faticando a contenere l'epidemia. E ogni giorno il numero delle persone positive al Covid - 19 diminuisce sempre di più nonostante l'aumentare dei tamponi effettuati.

Nella giornata di ieri mercoledì 8 aprile sono stati registrati infatti solo 50 nuovi casi.

Prorogato lo stato di quarantena

Anche se i risultati delle misure straordinarie sono stati chiari fin da subito, il governo neozelandese non ha nessuna intenzione di mollare: la premier Ardern ha infatti annunciato alla nazione la proroga dello stato di quarantena fino a data da destinarsi e la continua chiusura dei confini fino a quando il virus non sarà sconfitto a livello globale.

Questo per fare in modo non solo che il contagio venga rallentato ma che venga proprio eliminato. La Nuova Zelanda grazie a questa politica si è guadagnata un lungo articolo sul Washington Post e il mondo sta guardando a questo paese come nuovo modello da seguire.