Non usa mezze misure il sindaco di Cinquefrondi, un comune in provincia di Reggio Calabria. “Certo che querelerei di nuovo Vittorio Feltri, non permetteremo mai a nessuno di calpestare la nostra dignità”, dichiara il sindaco del centro reggino Michele Conia. Le sue parole arrivano a una settimana distanza da quando, a seguito di delibera della Giunta comunale, è stata depositata presso la Procura di Palmi una querela contro Vittorio Feltri. Oggetto del contendere sono le dichiarazioni che il giornalista ha rilasciato nel corso della trasmissione ‘Fuori dal coro’ del 21 aprile.

Infatti, Vittorio Feltri ha espresso alcune considerazioni sui meridionali, definendoli come esseri inferiori. Da quel momento, si sono moltiplicate le iniziative di protesta tra cui quella del giovane sindaco di Cinquefrondi.

Il sindaco riceve il sostegno dei cittadini

Non si tratta di una reazione esagerata. “Con la querela a Vittorio Feltri, ho ricevuto il sostegno e l’approvazione di tutta la cittadinanza”, afferma il sindaco Michele Conia che commenta anche la notizia, in seguito rivelatasi falsa, della sospensione dall’Odg dello stesso Vittorio Feltri. "In quel caso, la risposta dell’Ordine Nazionale dei giornalisti sarebbe stata troppo mite. Non è più possibile tollerare atti di diffamazione, ingiuria e principalmente di incitamento all’odio”.

I cittadini lo hanno scelto nel 2015

Il primo cittadino di Cinquefrondi, Michele Conia, sulla vicenda relativa alla querela contro Vittorio Feltri porta a casa il consenso della cittadinanza. La stessa che, in occasione delle elezioni amministrative del 2015, gli ha attribuito il 42,25% dei voti, eleggendolo sindaco a 39 anni.

Da allora, il sindaco è stato al centro della cronaca locale, perché insieme alla sua Giunta ha realizzato iniziative che hanno avuto un forte impatto sociale. Tra tutte, bisogna fare menzione del riconoscimento della mensa scolastica gratuita ai bambini con le famiglie a reddito zero, della costituzione di parte civile del comune di Cinquefrondi nei processi di ‘ndrangheta, femminicidio e violenza sui minori e la previsione del sorteggio pubblico per la nomina degli scrutatori che ha eliminato ogni forma di favoritismo clientelare.

Inoltre, anche Cinquefrondi, contro lo spopolamento dei piccoli comuni e la riqualificazione dei centri storici, ha promosso il progetto ‘Case a 1 euro’. Così si è incentivata la ristrutturazione delle strutture più vecchie che, insieme alla riqualificazione delle piazze e di alcuni quartieri realizzata dal comune, hanno restituito al centro storico di Cinquefrondi l'antico paesaggio urbano.