Roma, un tentato femminicidio stava per consumarsi la sera del 17 aprile nella Capitale. Una donna di anni 37 è stata aggredita da un uomo nel box condominiale della sua abitazione nel quartiere Campanelle. A dare l’allarme gli altri condomini che hanno sentito le urla provenire dal box. Sul posto la polizia del commissariato Romanina e la Squadra Mobile di Roma. La donna è ora ricoverata all’ospedale San Giovanni in gravi condizioni.

La vittima, colpita alla testa con un martello più volte fino a quando non si è rotto il manico dello stesso, è stata anche derubata del suo del portatile.

Agli inquirenti la donna ha indicato come aggressore il suo ex compagno che è stato sorpreso all’uscita della sua abitazione mentre preparava la fuga.

Il tempestivo intervento delle forze armate ha salvato la vita alla vittima

Secondo una prima ricostruzione l’uomo di anni 47 sarebbe arrivato sul luogo dell’aggressione in taxi e avrebbe aspettato l’arrivo della donna. L’ha più volte colpita con un martello arrecandole ferite gravi su tutto il corpo, fermandosi solo quando si è rotto il manico dell’utensile usato come arma. Questo ha costretto l’uomo a scappare ma prima ha sottratto il pc portatile alla donna. L’allarme alle autorità è stato lanciato dai vicini spaventati dalle urla. Il tempestivo intervento della Squadra Mobile di Roma ha salvato la donna in gravi condizioni.

Trasportata in ospedale con codice rosso è con una prognosi di 45 giorni, è fortunatamente fuori pericolo. È stata la donna dal letto d’ospedale ad indicare come aggressore il suo ex compagno. Ha descritto un uomo vestito di scuro e con mascherina e occhiali con le stesse fattezze dell’uomo. Gli inquirenti hanno raggiunto quindi casa del sospettato.

L’aggressore fermato all’uscita della sua abitazione e arrestato

L’uomo è stato raggiunto dalla polizia nei pressi della sua abitazione e sorpreso mentre usciva da casa con altri indumenti, e arrestato. Nelle vicinanze sono stati trovati gli abiti che ha usato per l’aggressione e la custodia del computer della vittima in due bidoni diversi e in due strade diverse.

Gli indumenti sono stati sequestrati e anche il pc della vittima trovato nell’abitazione. È emerso che durante il tragitto dal suo ufficio a Pietralata all’abitazione della vittima ha costruito anche un alibi. Ha infatti chiesto all’autista di fermarlo alla stazione ove ha comprato e obliterato un biglietto per la metro, ma ha poi proseguito verso casa della donna, sempre in taxi, dove l’ha aggredita. L’uomo accusato di rapina aggravata e tentato omicidio si trova ora al Regina Coeli. Fortunatamente l’uomo non è riuscito nel suo intento.