Un brutto episodio si è verificato ieri 1 maggio a Tuturano, piccola frazione alle porte di Brindisi, dove un uomo di 63 anni, le cui generalità non sono state diffuse, al culmine di una lite con la sorella ha sferrato a quest'ultima un violento pugno sul naso. La donna purtroppo ha avuto una copiosa perdita di sangue. Nonostante il grande spavento la signora ha avuto il coraggio di recarsi presso la vicina caserma dei carabinieri sita in via Puccini dove ha denunciato il suo aggressore. Secondo quanto riferisce la testata giornalistica locale online Brindisi Report, l'uomo e sua sorella convivevano nello stesso appartamento da tempo, ma già in passato tra i due vi erano stati numerosi litigi.

Ieri la situazione ha rischiato seriamente di degenerare ma per fortuna per porre fine all'incubo della signora sono intervenute le Forze dell'Ordine.

L'uomo è stato arrestato in regime di domiciliari

Per il 63enne le cose non si sono messe affatto bene. I carabinieri, dopo aver accolto la denuncia della vittima, hanno rintracciato l'uomo, il quale è stato condotto in caserma e dopo le formalità di rito è stato arrestato in regime di domiciliari presso un'abitazione diversa da quella in cui viveva con la sorella. Le accuse a suo carico sono gravissime: maltrattamenti in famiglia e lesioni personali. Della vicenda è stato informato anche il pm di turno presso il Tribunale di Brindisi, che ha quindi disposto la misura cautelare per il 63enne.

Sull'episodio stanno comunque ancora indagando i militari dell'Arma, i quali vogliono vederci assolutamente chiaro su quanto accaduto in quell'abitazione di Tuturano nella giornata di ieri. Non sono noti i motivi dell'alterco tra i due, fatto sta che l'uomo ieri ha davvero oltrepassato il limite. Fortunatamente per la signora non ci sono state ulteriori conseguenze.

La convivenza ai tempi dell'emergenza sanitaria

Quanto accaduto in provincia di Brindisi nelle scorse ore non è l'unico episodio del genere che si verifica in questo periodo di restrizioni forzate a causa dell'emergenza sanitaria. Spesso tra le mura domestiche ci sono situazioni difficili, come pare essere stata questa di Tuturano, e la reclusione forzata può portare anche a gesti piuttosto estremi, che mettono in pericolo le persone.

Per questo le autorità governative e locali hanno attivato appositi servizi di supporto psicologico a cui le vittime di soprusi familiari possono rivolgersi in questo particolare periodo. Su questa triste vicenda se ne saprà di più sicuramente nelle prossime ore, o al massimo nei prossimi giorni, ovvero quando gli inquirenti avranno un quadro più chiaro di quello che è successo.