Un caffè costato 280 euro: è questo il prezzo della multa che un ragazzo di Aosta si è ritrovato tra le mani per aver consumato il caffè davanti al bar in cui l'avevo appena, senza portato via. L'ordinanza regionale prevede, infatti, che cibo e bevande possano essere acquistate, ma devono necessariamente essere consumate altrove.

Sul verbale dei Nas: 'Non rispettava il divieto di assembramento'

Il ragazzo è un cittadino di Aosta, che ha raccontato al quotidiano La Stampa la vicenda che gli è capitata nei giorni scorsi: 'Sono uscito con il mio cane per una passeggiata, ho incontrato mio cugino e abbiamo deciso di prendere un caffè.

Eravamo davanti al bar a due metri e mezzo di distanza'. Nello stesso momento, all'interno del Bar Roma, sono interventi i Nas per un normale controllo previsto durante la Fase 2 dell'emergenza Coronavirus, e il ragazzo è stato così multato in quanto stava consumando il caffè davanti al locale. Sul verbale della multa da 280 euro è stato scritto che 'Non rispettava il divieto di assembramento di persone in luoghi pubblici e privati'. Il ragazzo, dal canto suo, ha dichiarato: 'Così lo Stato vuole solo fare cassa'.

Sì all'acquisto di cibo e bevande, ma obbligo di consumare lontano dal locale

Il titolare del bar in questione Vincenzo Gullone, invece, ha dichiarato di non aver preso una multa, perché fondamentalmente era tutto in regola.

Salvo l'essere stato obbligato a spostare le botti posizionate all'esterno davanti il locale, perché veniva utilizzate come punti di appoggio dai clienti. L'ordinanza della Regione Valle D'Aosta prevede, infatti, il ritiro di cibo e bevande dai bar, purché questi vengano consumati in separata sede, con il divieto assoluto di approvvigionamento sia all'interno del locale sia in prossimità dello stesso.

E' stata proprio la consumazione subito all'esterno del bar che ha fatto scattare la multa al cittadino valdostano.

Un altro gestore: 'Come facciamo a far rispettare la distanza?'

Ad intervenire sulla vicenda, è stato anche Salvatore Righero, titolare del pub Beautiful, sempre ad Aosta. L'uomo sostiene che vi sia incertezza in merito alla distanza di sicurezza da far rispettare alle persone: 'Noi diciamo sempre di allontanarsi, ma come dobbiamo interpretare la distanza?' Righero ha sottolineato di aver preso tutte le precauzioni possibili, come, ad esempio, aver spostato tutti quei punti all'esterno che potevano servire da soste di appoggio, ma, nonostante questo, pone l'accento su una difficoltà oggettiva nel far rispettare il distanziamento sociale: 'Come facciamo a sapere se due persone sono marito e moglie o no'.