Dopo due mesi di stato di emergenza istituito a causa della pandemia da Covid-19, da ieri, 15 maggio 2020, la Romania è in stato di allerta. Ad oggi, 16 maggio, nel Paese sono risultate positive al nuovo Coronavirus 16.704 persone. Di queste, 9.370 sono state dichiarate guarite e dimesse, mentre 1.081 sono decedute.

I numeri del nuovo coronavirus in Romania

Al momento, 219 pazienti sono ricoverati in ospedale in gravi condizioni. Inoltre, sul territorio rumeno, ci sono 14.441 persone in quarantena istituzionalizzata. Altre 14.791 persone sono in isolamento in casa, sotto controllo medico.

Ad oggi, sono stati effettuati 294.601 tamponi in tutto il Paese. Nelle ultime 24 ore sono state registrate 364 chiamate al numero unico di emergenza 112.

La situazione dei rumeni all'estero

Per quanto riguarda la situazione dei cittadini rumeni in altri Paesi, secondo le informazioni ottenute dalle missioni diplomatiche e dagli uffici consolari rumeni all'estero, è stato confermato che 2.887 cittadini rumeni sono stati infettati dal coronavirus. Di questi, 1.698 si trovano in Italia, 561 in Spagna e 453 in Germania. Invece, 103 cittadini rumeni sono deceduti: 31 in Italia, 19 in Francia, 34 in Gran Bretagna, otto in Spagna, cinque in Germania, due in Belgio, uno in Svezia, uno in Svizzera, uno negli Stati Uniti ed uno in Brasile.

Invece, 22 cittadini rumeni sono stati dichiarati guariti: 9 in Germania, 9 in Francia, due in Indonesia, uno in Lussemburgo ed uno in Tunisia.

Le nuove misure durante lo stato d'allerta

A partire da ieri, 15 maggio 2020, si entra nello stato d'allerta. Diventa obbligatorio indossare la mascherina negli spazi commerciali, su tutti i tipi di mezzi pubblici, e sui posti di lavoro.

Lo spostamento nella propria città è permesso senza l’obbligo di presentare alcuna autocertificazione, che era invece necessaria fino a ieri, durante lo stato d'emergenza, e continua a essere necessaria per poter uscire dalla propria città. I ristoranti restano chiusi, ma vengono riaperti i parchi.

Il Segretario di Stato Raed Arafat ha affermato che le istituzioni e le autorità pubbliche, ma anche gli operatori economici sia pubblici che privati hanno l’obbligo di organizzare la propria attività lavorativa, di modo che venga svolta da casa e qualora l’attività svolta non permetta di farlo, è obbligatorio adottare nuove misure igieniche per poter garantire il controllo epidemiologico, come ad esempio, la disinfezione delle mani prima di entrare nello spazio di lavoro, l’utilizzo delle mascherine ed orari di lavoro differenziati per le compagnie con oltre 50 dipendenti.

Viene inoltre prorogata, per un periodo di 14 giorni, la sospensione dei voli da e verso i seguenti Paesi: Italia, Austria, Belgio, Svizzera, Francia, Germania, Iran, Gran Bretagna, Olanda, Spagna, USA e Turchia. Resta sospeso fino al 1 giugno anche il trasporto stradale internazionale di persone per e da: Italia, Spagna, Francia, Germania, Austria, Belgio, Svizzera, Gran Bretagna, Olanda e Turchia.