Ieri sera, 12 maggio, il ministro degli Esteri Luigi di Maio durante la trasmissione Fuori dal coro condotta da Mario Giordano su Rete 4, ha parlato direttamente del caso nazionale della liberazione della ragazza milanese Silvia Romano, rapita in Kenya (e poi trasferita in Somalia) nel novembre del 2018 da un gruppo di terroristi, e poi tenuta in ostaggio da questi per 18 mesi. Il ministro degli Esteri ha affermato: "Non mi risulta il pagamento di un riscatto per la liberazione di Silvia Romano".

Queste le parole del ministro degli Esteri in merito alla vicenda, che poi ha aggiunto: "Perché la parola di un terrorista che viene intervistato vale di più di quella dello Stato italiano?", facendo riferimento all'intervista rilasciata dal portavoce di Al Shabaab che alludeva al pagamento di una somma da parte del nostro governo.

A Silvia potrebbero affidare la scorta

Nell'intervista, Di Maio spiega che non ha intenzione di fare la morale, ma sostiene che nessuna persona può capire cosa significa stare tanto tempo in mano a dei terroristi. Adesso si attende che la giovane possa tornare ad una vita normale e serena. Nel web si sono manifestate numerose ingiurie nei confronti della ragazza, e questo fatto potrebbe indurre il governo ad affidarle una protezione: una scorta per la sua sicurezza dopo che è stata liberata.

Tra i vari commenti, sotto osservazione degli inquirenti, è spuntato anche quello del critico d'arte Vittorio Sgarbi, il quale ha affermato che Silvia Romano andrebbe arrestata per concorso esterno in associazione terroristica.

Il post di Sgarbi è ora oggetto di inchiesta da parte dei PM.

Di Maio chiede più sicurezza per le Ong

È noto che l'organizzazione per la quale ha cooperato Silvia Romano (Africa Milele) non appartiene all'elenco di quelle riconosciute dal Ministero degli Esteri e quindi non rientra nelle organizzazioni che ricevono un aiuto di tipo economico.

Per quanto riguarda l'attività di volontariato delle Ong, il ministro ha sottolineato la necessità di garantire che i volontari siano in condizioni sicure per poter svolgere la loro missione. Luigi di Maio, infatti, ha ribadito che farà il possibile per assicurare una maggior sicurezza ai volontari delle Ong.

Il ministro Speranza non ha notizia di pagamenti

Si è espresso anche il ministro della Salute Roberto Speranza in merito alla liberazione della ragazza milanese. Anche Speranza non avrebbe notizia di riscatti pagati, e preferisce concentrarsi su ciò che Silvia ha vissuto con i suoi rapitori per 18 mesi, al termine dei quali finalmente è potuta tornare a casa dalla famiglia. Infine il ministro ha concluso aggiungendo che, in questo momento, ogni dibattito in tono polemico va smorzato.