Ha pensato di scattare di nascosto alcune fotografie con il computer all'insegnante di tecnologia durante una lezione online. Quindi le ha modificate a mo' di immagini denigratorie. Uno studente di 13 anni della Scuola media Jean Piaget di La Spezia ha poi continuato nei giorni seguenti, immortalando altri professori e creando dagli scatti delle vignette offensive. Dopodiché, aiutato da altri due compagni di classe, ha fatto circolare le foto ritoccate e oltraggiose verso i professori sia su WhatsApp che su altre chat online.

In poco tempo le vignette ingiuriose si sono diffuse e sono finite nelle mani di quasi tutti i ragazzi della scuola spezzina.

Quando la preside dell'istituto è venuta a conoscenza dell'operato irrispettoso del ragazzo, immediatamente ha fatto partire una sospensione di 15 giorni nei suoi confronti. Ovviamente, siccome in questo periodo di emergenza sanitaria le scuole sono chiuse, il provvedimento consiste in un allontanamento dalle lezioni a distanza tramite la didattica online.

La dirigente ha sospeso per lo stesso periodo di tempo anche i "complici" del tredicenne. I compagni di classe, infatti, lo avrebbero aiutato nel diffondere le vignette offensive. Pare che nel mirino dell'alunno della Jean Piaget fossero finiti cinque insegnanti. Come ricorda Il Secolo XIX, siccome i protagonisti di questa vicenda hanno meno di 14 anni, non possono essere perseguiti penalmente.

Tuttavia, gli investigatori per legge possono indagare ed effettuare tutti gli approfondimenti del caso.

La preside Torre: 'Il rispetto per gli altri vale sia nella vita reale che sui social'

Il Secolo XIX ha contattato la professoressa Maria Torre, la preside della scuola media Jean Piaget di La Spezia che ha sospeso per 15 giorni gli studenti che hanno fatto circolare le vignette offensive dei docenti.

La dirigente ha spiegato di essere intervenuta con questo provvedimento affinché abbia uno "scopo educativo" verso tutti gli altri giovani.

La docente, infatti, ha evidenziato che è fondamentale ricordare quanto il rispetto verso le altre persone valga "sia nella vita reale che sui social". Spesso, purtroppo, i ragazzi non si rendono conto che un utilizzo poco responsabile degli strumenti tecnologici può essere pericoloso.

Quindi, per dare un esempio concreto delle sue affermazioni, la preside Torre ha fatto la seguente similitudine: "È come dare in mano una Porsche a un neopatentato".

Infine, al quotidiano genovese, la dirigente scolastica ha chiarito che le sospensioni dei tre alunni sono state pienamente condivise anche dei genitori. Il caso è stato segnalato alla polizia postale che in questi ultimi tempi ha raccolto altre segnalazioni simili provenienti dal territorio di La Spezia: tra le denunce più frequenti, quelle relative a dei pirati informatici che sarebbero riusciti ad accedere illegalmente ai sistemi di alcune scuole medie e superiori della zona per disturbare le lezioni online e diffondere messaggi offensivi e provocatori.