Il fine settimana che si è aperto sarà all'insegna della prudenza, dei controlli e dei divieti. A Pisa sta facendo discutere l'ordinanza firmata dal sindaco Michele Conti (Lega Nord) che regolamenta l'accesso al litorale della città alfea in questa fase 2 dell'emergenza Coronavirus. Nei week-end potranno entrare in spiaggia, per attività motoria o sportiva, solo i residenti. La decisione ha fatto arrabbiare il sindaco di Livorno, Luca Salvetti.

Vietata la tintarella in spiaggia

Giovedì 7 maggio, a Pisa, è entrata in vigore un'ordinanza che consente, con diverse limitazioni, l'accesso alle spiagge del litorale di Marina, Tirrenia e Calambrone, località che erano state chiuse lo scorso 11 aprile per evitare assembramenti che potessero favorire il contagio del Coronavirus.

In ottemperanza a quanto stabilito nel Dpcm del 26 aprile, fino al 17 maggio (salvo nuove disposizioni statali o regionali) l'accesso al litorale sarà consentito solo per svolgere attività motoria e sportiva. Si potrà, dunque, passeggiare, correre, far attività fisica individuale, entrare in acqua, nuotare, praticare pesca amatoriale, immersioni subacquee (in apnea e col respiratore), canottaggio, surf e windsurf.

Nell'ordinanza comunale si precisa chiaramente che tutte le pratiche motorie devono essere svolte da soli (eccezion fatta per minori e disabili). Inoltre, sarà obbligatorio indossare la mascherina e mantenere una distanza sociale di almeno 1,80 metri.

Per qualche settimana almeno, dunque, non si potrà fare "vita da spiaggia".

Vietato, infatti, posizionare asciugamani, lettini, sdraio ed ombrelloni sulla battigia o sugli scogli. Considerato che non ci si potrà fermare sul litorale, per ora, sarà vietato prendere il sole.

Nei fine settimana spiagge aperte solo per i residenti

Nell'ordinanza comunale il sindaco Conti ha precisato che, nei giorni festivi e prefestivi, l'accesso all'arenile sarà consentito solo ai residenti a Pisa.

La norma sta sollevando critiche e polemiche. Nelle ultime ore, il sindaco livornese Salvetti ha alzato i toni e, senza mezzi termini, l'ha definita “roba da Medioevo“.

Come si legge sul Tirreno, il primo cittadino della città labronica, ha contestato l'ordinanza del collega leghista affermando che entra in conflitto con quanto stabilito dal Presidente della Regione, Enrico Rossi.

Il Governatore, infatti, aveva concesso ai cittadini toscani di poter svolgere, dovunque all'interno dei confini regionali, attività motoria.

Salvetti, pur riconoscendo che Conti ha esercitato una sua prerogativa amministrativa, tuttavia ha puntualizzato che se ogni comune agisse in questo modo si arriverebbe ad una gestione medievale dei territori ed i pisani potrebbero dover rinunciare alle bellezze di Calafuria a Livorno o della Versilia. Senza dimenticare che, una simile ordinanza, potrebbe provocare enormi danni a tutte le strutture balneari che basano buona parte del loro fatturato sulla presenza di visitatori residenti fuori dalla Toscana.