Un altro pezzo di storia del Novecento è stato messo in vendita: questa volta si tratta della casa natale del medico argentino nonché teorico rivoluzionario Ernesto "Che" Guevara. Infatti l'appartamento di 240 metri quadri, sito nella parte storica di Rosario, a 140 chilometri della capitale dell'Argentina Buenos Aires, ha trovato un nuovo compratore.
Il tentativo dell'attuale proprietario di trasformare l'appartamento in un centro culturale
Il precedente proprietario, Francisco Farruggia, ha acquistato questo bene nel lontano 2002. Una casa situata in un edificio di stile neoclassico al centro della città.
Lo stesso Farruggia ha dichiarato, in una intervista rilasciata alla BBC America, che ha cercato in tutti i modi, contattando tutti gli enti preposti, di trasformare questo sito storico della sinistra rivoluzionaria sudamericana in un centro culturale, ma il progetto non è mai decollato per mancanza di fondi. Tutti coloro che hanno conosciuto o che sono cresciuti nel mito del "Che", hanno visitato questa casa. Tra i tanti visitatori, sono da citare i figli del suo amico Fidel Castro e e l'ex presidente uruguaiano, nonché militante degli indios tupamari Jose "Pepe" Mujica. Ma colui che ne ha fatto una sorta di pellegrinaggio annuale di questa casa - santuario del comunismo latino - americano, è stato Alberto Granado, suo amico di studi e compagno di avventura, che ha viaggiato con lui negli anni 50 in motocicletta l'intero continente, descrivendo questo viaggio nel famoso manoscritto "Diari della motocicletta".
Ernesto Guevara è nato a Rosario nel 1928
Il 14 giugno del 1928 ha visto per la prima volta la luce, in questo appartamento sito tra le vie Urquiza e Entre Rios di Rosario, Ernesto Guevara, primogenito di cinque figli nati dal matrimonio tra Ernesto Guevara Rafael Lynch, imprenditore argentino di origini basche - irlandesi, e Celia de la Sema, un'importante attivista del femminismo argentino dell'epoca, di origini spagnole.
Questo connubio culturale dei rami paterno e materno hanno influenzato la formazione culturale del ragazzo che, nel corso della sua carriera scolastica, è riuscito ad arrivare alla laurea in medicina, dopo diverse interruzioni, nel 1953. Guevara ha esercitato la professione sanitaria, prima nel suo paese e poi nel resto del continente. Quando nel 1950 ha cominciato il suo viaggio per conoscere la reale situazione del continente, si è reso conto della estrema povertà in cui vivevano le popolazioni da lui incontrate durante quel pellegrinare, facendo maturare in lui la convinzione di dover risolvere il problema della giustizia sociale attraverso la lotta armata.
Per questo ha abbandonato l'arte medica e si è unito ad un gruppo di rivoluzionari, imbarcati sulla nave Granma dal Messico nel 1956, per rovesciare il regime filo - americano del dittatore Fulgencio Batista, circostanza poi avvenuta dopo una guerra civile durata ben tre anni, nela notte del capodanno del 1959. Il medico argentino ha fatto parte del governo rivoluzionario cubano del "lider maximo" con le funzioni di ministro dell'Industria, ma già nei primi anni del nuovo corso politico nell'isola da lui tanto amata, ha cominciato a mettersi volontariamente ai margini perché ha maturato l'intenzione di esportare l'esperienza castrista in altri luoghi del mondo. Essendo sofferente di asma fin dal 1931, dall'Avana si è spostato nella città di Tarara insieme alla moglie Aleida March, una residenza diventata meta di continui pellegrinaggi nel corso degli anni dopo la sua morte.
Il grande teorico rivoluzionario, dopo essere stato catturato in Bolivia dall'esercito boliviano, aiutato nell'occasione da militari delle forze speciali Usa, è stato condannato a morte e fucilato insieme ad alcuni compagni, che lo hanno seguito nel tentativo di rovesciare il potere dittatoriale dell'allora presidente René Barrientos Ortuño, il 9 ottobre 1967 nel villaggio di La Higuera. Il suo corpo è stato sepolto in gran segreto, ed è stato ritrovato solamente nel 1997. I suoi resti mortali sono adesso custoditi nell'isola di Cuba, accolti dal suo amico di sempre Fidel, con una cerimonia solenne. La sua casa natale di Rosario è stata acquistata da un imprenditore che ha preferito non rivelare quanto ha pagato per averla.