Una donna di 35 anni e la sua nipotina sono state folgorate da una scarica elettrica mentre facevano la doccia al Lido Italia di Romagnolo a Palermo. La bambina di quattro anni ha riportato lievi ferite, mentre la zia è in coma. La Procura ha aperto un'inchiesta ipotizzando il reato di lesioni colpose e ha sequestrato lo stabilimento balneare.
Zia e nipote travolte da una scossa: la donna è in coma, la bambina è stata dimessa
Il grave incidente si è verificato una settimana fa a Romagnolo, ma solo oggi è stata diffusa la notizia.
Una bambina di quattro anni è stata coinvolta da una scarica elettrica mentre era sotto la doccia con sua zia di 35 anni. La piccola è stata dimessa dall'ospedale dopo 5 giorni e ha riportato delle ferite non gravi, ma la donna è ancora in coma presso la struttura ospedaliera Buccheri La Ferla. Lo stabilimento balneare, situato sul litorale orientale della città di Palermo, è stato posto sotto sequestro dalla Procura che adesso dovrà individuare le responsabilità e ricostruire i fatti. Dopo la denuncia arrivata da parte dei medici dell'ospedale, la polizia e i vigili del fuoco hanno avviato un'indagine guidata dal procuratore aggiunto Ennio Petrigni e dai sostituti procuratori Giovanni Antoci e Luisa Vittoria Campanile.
Secondo quanto è emerso dalle prime ricostruzioni, la scarica elettrica potrebbe essere stata provocata da un boiler difettoso. Gli inquirenti hanno ascoltato le testimonianze dei genitori della 35enne in coma e per domani è previsto un colloquio con i genitori della bambina dimessa sabato, 20 giugno. La sorella della donna ha raccontato l'accaduto al quotidiano Palermo Today.
Incidente al Lido Italia a Palermo: si indaga per lesioni colpose
Nell'intervista, la sorella delle vittima ha ricordato quegli attimi di paura iniziati con le urla della bambina che chiedeva aiuto. "Ho visto mia sorella per terra, c'era cattivo odore", ha raccontato la donna che nell'attesa del personale sanitario ha guadagnato tempo praticando le prime manovre di soccorso alla sorella.
Il gestore e la titolare dello stabilimento balneare Lido Italia sono indagati con l'accusa di lesioni colpose. Resta ancora da chiarire la dinamica dell'incidente e la causa che possa aver provocato la scarica alla doccia del lido. I tecnici dell'Enel hanno già effettuato un primo sopralluogo che ha permesso di escludere danni legati alla cabina vicina. Le indagini proseguiranno a tutto campo interessando anche l'ambito amministrativo, prendendo in considerazione lo stato della manutenzione della struttura e le concessioni rilasciate. Le vittime dell'incidente saranno difese dall'avvocato Rosa Garofalo.