Messaggio troppo negativo nei confronti delle automobili. Per questa ragione, l'Autorità di regolazione professionale della pubblicità della Francia ha vietato, in territorio transalpino, la trasmissione di una pubblicità di un'azienda che realizza biciclette di nazionalità olandese. Azienda VanMoof bocciata perché veicola un messaggio esageratamente negativo verso le auto.

L'autorità francese e il divieto di pubblicità: messaggio troppo negativo verso le auto

L'Autorità di regolazione professionale della pubblicità francese ha emesso una sentenza che boccia la trasmissione dello spot di una azienda di biciclette olandese sul territorio francese.

La motivazione è legata al fatto che il messaggio è troppo negativo nei confronti delle automobili. "Questa inserzione pubblicitaria non può essere trasmessa ed è bocciata". Questa è stata la decisione dell'organismo ufficiale che si occupa di analizzare tutti gli spot pubblicitari che poi verranno trasmessi sulle varie televisioni transalpine. Ed è una decisione che, come prevedibile, sta suscitando tantissime discussioni tra chi ritiene la decisione corretta e chi invece la ritiene esagerata.

L'inserzione pubblicitaria che promuove una bicicletta elettrica e che è regolarmente trasmessa in altri paesi europei come la Germania e i Paesi Bassi, propone le immagini di ciminiere, di imbottigliamento di vetture nel traffico e di incidenti.

Tutte queste immagini vengono riflesse sulle carrozzerie di diverse autovetture. E la pubblicità si chiude con l'immagine della bicicletta e lo slogan chiaro e dal messaggio inequivocabile: 'È tempo di guidare il futuro'.

L'Autorità: va vietata la diffusione perché lo spot crea un clima di paura sulle auto

Alla base della decisione dell'autorità di vietare la diffusione dell'inserzione pubblicitaria dell'azienda di biciclette olandese VanMoof, c'è l'osservazione che si traduce ben presto in accusa di creare una situazione basata su un clima di paura verso le automobili.

L'autorità, nell'emettere la sua sentenza, ha spiegato che, ad avviso dell'organismo, mettere certi tipi di immagini riflesse sulle automobili mette discredito a tutto il settore delle automobili. Vedere poi immagini di ciminiere e incidenti - si legge nel report - crea un clima di paura. Per l'organismo sono quindi immagini che devono essere modificate.

La Francia ha una legislazione che prevede il divieto di sfruttare tematiche legate alla paura nella pubblicità. Chi non condivide questa decisione, accusa l'organismo di volere difendere il settore automobilistico francese, interessato da un grave calo delle vendite legato all'emergenza sanitaria. Il presidente dell'Autorità Stephane Martin dal canto suo ha respinto l'accusa dicendo che la decisione è stata presa per la tutela della concorrenza leale.