Eneide Lanciaprima, ex infermiera dell'ospedale di Pescara, ha donato 10mila euro per sostenere il lavoro dei colleghi impegnati nella lotta contro il coronavirus. Il gesto di solidarietà della donna è stato destinato alla piattaforma NoiConGliInfermieri che fino ad ora ha raccolto 3 milioni di euro in Italia.
Gli infermieri sostenuti da una donazione di 10mila euro da Eneide Lanciaprima
Una storia di solidarietà arriva da Pescara, dove un un'ex infermiera ha donato una consistente cifra ai suoi colleghi. Eneide Lanciaprima ha deciso di contribuire con 10mila euro per finanziare il fondo NoiConGliInfermieri, lanciato dalla FNOPI (Federazione nazionale degli ordini delle professioni infermieristiche).
La donna, fortemente colpita dal periodo dell'emergenza sanitaria che ha visto in prima linea proprio la sua ex professione, ha sentito che doveva fare qualcosa per dimostrare la sua vicinanza al mestiere che ha svolto in passato. "Posso solo immaginare che cosa possa essere successo in questi mesi terribili", ha dichiarato Eneide che ha paragonato la lotta al Coronavirus a una vera e propria guerra. Le immagini che ha guardato attraverso la televisione hanno riportato alla memoria il suo periodo lavorativo ed è stato inevitabile comprendere il dolore della gente. "È stato un colpo troppo forte vedere tutti quegli infermieri che durante la pandemia si sono ammalati", ha raccontato la donna. D'accordo con il marito, la ex infermiera dell'ospedale di Pescara, con la sua donazione ha voluto quindi avere una parte nella dura battaglia.
La FNOPI ha raccolto 3 milioni di euro con le donazioni in Italia
La fondazione NoiConGliInfermieri ha una piattaforma dedicata che permette di effettuare una donazione on line. Fino ad ora in Italia sono stati raccolti 3 milioni di euro per la categoria che insieme ai medici ha lottato nel periodo peggiore della pandemia. Irene Rosini, presidente dell'Ordine delle professioni infermieristiche di Pescara, dichiarato che si batterà sempre per la valorizzazione della professione infermieristica.
"Le nostre competenze - ha dichiarato - non possono che migliorare la qualità assistenziale, ignorarle non giova a nessuno". Durante il periodo della pandemia, numerosi infermieri hanno protestato affinché la valorizzazione del loro lavoro avvenisse anche in modo tangibile e non soltanto mediatico. Secondo i dati Istat, il numero di medici e infermieri in rapporto con i residenti è decisamente inferiore rispetto a Paesi come la Germania.