È stata definita ieri la condanna nei confronti del fisioterapista di Tarquinia accusato di abusi su una bambina disabile di otto anni: dovrà scontare otto anni di carcere per violenza aggravata su una minorenne e pagare un risarcimento di 75mila euro alla sua vittima. L'uomo 36enne, che lavorava nell'ospedale pediatrico Bambino Gesù di Roma (nella sede operativa distaccata di Santa Marinella), abusava della minore durante le sedute di fisioterapia a domicilio ed è stato arrestato nel settembre 2019.

La difesa del fisioterapista

L'avvocato dell'uomo ha tentato di dimostrare durante l'istruttoria che il suo cliente non fosse in grado di intendere e di volere.

Sono seguite tre perizie psichiatriche, dopo le quali l'imputato è stato dichiarato soggetto sano di mente, capace di riconoscere le conseguenze delle proprie azioni. Il fisioterapista era detenuto nel casa circondariale Mamma Gialla di Viterbo in attesa della sentenza. Il pubblico ministero ha richiesto sette anni di condanna per lui, ma il gip Francesco Rigato ha ritenuto opportuno stabilirla a otto anni, pur riconoscendo alcune attenuanti generiche. Con il rito ordinario, il fisioterapista avrebbe potuto essere condannato ad una pena compresa tra i 12 e i 24 anni di carcere.

La ricostruzione dei fatti

Le indagini sul caso sono state avviate quando i genitori della minore, affetta da una disabilità fortemente invalidante, hanno presentato denuncia per via di qualche comportamento strano della piccola.

I genitori hanno dubitato che ci fosse qualcosa che non andasse nelle sedute di fisioterapia che l'uomo effettuava regolarmente a casa loro e hanno sollecitato la squadra mobile viterbese ad indagare. Il colpevole era fino a quel momento un professionista insospettabile, ma gli inquirenti hanno raccolto prove sufficienti a dimostrazione del fatto che sia stato proprio lui a compiere gli abusi sulla bambina disabile.

Lo svolgimento delle indagini

"Dopo le indagini svolte dalla Squadra Mobile lo scorso 21 settembre è stata eseguita l'ordinanza di custodia cautelare a carico di un individuo residente a Tarquinia, un fisioterapista che lavora nella sede distaccata dell'ospedale Bambino Gesù - ha scritto il gip Paolo Auriemma in una nota nel 2019 - Gli abusi sono cominciati i primi di settembre nel contesto dell'attività effettuata nell'abitazione di una bambina disabile di otto anni, residente a Viterbo".

Successivamente la casa del fisioterapista è stata perquisita portando al rinvenimento di materiale informatico analizzato poi in seguito per ricostruire gli eventuali "risvolti di tipo penale", così come aveva precisato Auriemma. Durante l'interrogatorio, davanti al gip di Viterbo, l'uomo ha fornito, spontaneamente delle dichiarazioni.