Una donna si dà fuoco, mentre alcuni testimoni, anziché cercare di salvarla, riprendono la scena con i telefonini. Il caso di Cronaca Nera è accaduto ieri, primo sabato d'agosto, verso le 13, in un campo incolto di Ombriano, località alle porte di Crema. Tra l'indifferenza di alcuni, solo un passante che ha poi denunciato l'accaduto, ha cercato di salvarla, ma non c'è riuscito. La sindaca di Crema, Stefania Bonaldi, ha espresso sdegno per quanto accaduto.
Crema, passanti filmano la morte in diretta
Il fatto è stato raccontato tramite lettera indignata scritta alla sindaca di Crema, Stefania Bonaldi, da un cittadino.
Un uomo che ha cercato come ha potuto di strappare alla morte nell'indifferenza dei passanti una sconosciuta.
Sabato, l'uomo stava passando in auto con la moglie nella frazione di Ombriano che ricade nel comune di Crema. Ha visto una donna che si dava fuoco in un campo adiacente un ristorante, ha fermato l'auto, ha provato in tutti i modi ad aiutarla, gettandole addosso ciò che aveva, un asciugamano da palestra. Nella lettera alla sindaca, il cittadino denuncia d'essere stato l'unico a tentare di salvare la donna mentre altri, circa una ventina di persone, sarebbero rimasti fermi nel parcheggio del ristorante trasformandosi da uomini in spettatori. Si sarebbero limitati a riprendere la scena, come se fosse un film.
Solo dopo alcuni minuti, si sarebbe avvicinato al soccorritore, un tipo con un estintore che però non avrebbe saputo usarlo. Allora l'ha fatto il denunciante ma, dopo circa un quarto d'ora, all'arrivo dei soccorritori, vigili del fuoco e personale del 118, non c'era più niente da fare. La donna, di cui non è stata diffusa l'identità, una 38enne di origini calabresi, è morta per i fumi della benzina inalati che le hanno provocato la bruciatura totale dei polmoni.
La vittima, era ospite di una comunità terapeutica psichiatrica della città. Sull'accaduto sono in corso indagini da parte della polizia di Stato.
Crema, il duro intervento della sindaca
Sulla pagina Facebook istituzionale, la sindaca Bonaldi ha pubblicato integralmente, con il consenso del protagonista, il testo della lettera ricevuta, per condannare indifferenza e cinismo, sollecitare una riflessione e una presa di coscienza collettive.
Ha aggiunto, poi, un suo intervento in cui c'è la ferma condanna dei concittadini che non sono intervenuti per cercare di salvare la donna.
La sindaca ha definito agghiacciante la testimonianza ricevuta da parte dell'unico soccorritore, per poi interrogarsi sull'accaduto e porre domande cruciali. Ha scritto di comprendere che non tutti possano avere il sangue freddo e la prontezza per intervenire se una persona si dia fuoco, e che può succedere di rimanere pietrificati dallo shock. Ma se gli spettatori di tale tragedia hanno avuto la freddezza di prendere il telefonino per riprendere la scena, invece di tentare di salvare una vita umana, allora per la sindaca alcune domande sono obbligatorie.
"Cosa siamo diventati?" ha chiesto Bonaldi, per poi domandarsi anche cosa possa rendere insensibile e distaccati verso la sofferenza altrui, visto e considerato che la donna deceduta poteva essere figlia, sorella, moglie, madre di chiunque. La sindaca, sconvolta da tanta indifferenza, ha poi inviato un abbraccio virtuale al "buon samaritano" che passando per caso accanto a quel campo, si è fermato a prestare aiuto, anche se evidentemente non è bastato. Infine, la sindaca ha rivolto un pensiero "pieno di dolore" alla donna morta.
Crema, le reazioni dei cittadini
Secondo un testimone, alcuni di coloro che hanno assistito al tragico evento, pensavano che la donna che si è uccisa si stesse gettando addosso acqua per rinfrescarsi, date le alte temperature di sabato alle 13.
Invece, solo dopo, avrebbero capito che la tanica che aveva con sé era piena di benzina. Tra i cittadini interpellati per commentare l'accaduto, c'è chi reputa che le persone che hanno ripreso la scena meriterebbero una sanzione penale proprio come chi compia un'omissione di soccorso.
Qualcuno ritiene pazzesco che possa essere oggetto di spettacolo una tragedia simile, e c'è chi stenta a credere sia accaduta una cosa del genere a Crema, città solidale. Tra i commenti al post della sindaca, c'è chi scrive: "E ora che ci fanno con quel video? Se lo riguardano ogni tanto per l'adrenalina? Che tristezza!". Un altro utente, infine, commenta: "Mi piacerebbe che le forze dell'ordine intervenute avessero sequestrato gli smartphone delle persone che assistevano: a quelle che hanno filmato, processo per omissione di soccorso e produzione di filmati osceni. Non so come dirlo meglio, ma se quei filmati saranno diffusi non costituiscono materia penale come quella della diffusione di filmati pedo-pornografici?"