Slitta a mercoledì 26 agosto, l'autopsia sui resti attribuiti al piccolo Gioele. A renderlo noto è stato il legale di Daniele Mondello, papà del piccolo e marito di Viviana Parisi. L'uomo, distrutto dal dolore, nelle scorse ore ha presentato alla procura di Patti - che si sta occupando del caso di Cronaca Nera - un esposto per presunte omissioni e ritardi sulle operazioni che hanno portato al ritrovamento dei corpi di mamma e figlio residenti in provincia di Messina. Anche il papà della dj 42enne, Luigino Parisi, ha denunciato "un'evidente superficialità nelle ricerche".

Attesa per l'autopsia di Gioele

Mercoledì 19 agosto, dopo oltre 15 giorni di ricerche Giuseppe Di Bello, carabiniere in congedo unitosi alle ricerche del piccolo Gioele, ha rinvenuto nei boschi di Caronia (Messina) dei resti umani compatibili con quelli di un bambino di quattro anni. Martedì 25 agosto, presso l'istituto di medicina legale del Policlinico di Messina, si sarebbe dovuta svolgere l'autopsia sul corpo del bimbo.

Invece, come sottolineato dall'avvocato dei Mondello, Pietro Venuti, l'esame è stato rinviato al 26 agosto. Nelle scorse ore, alla procura di Patti, si è provveduto a conferire gli incarichi al team di periti e consulenti nominati dal procuratore Angelo Vittorio Cavallo. Tra di loro: il medico legale Elvira Ventura Spagnolo e la dottoressa Daniela Sapienza (professore associato di Medicina Legale presso l'università di Messina) che hanno effettuato anche l'esame post mortem di Viviana Parisi e il noto entomologo Stefano Vanin (professore associato di zoologia presso l'università di Genova).

Il procuratore ha anche disposto un nuovo sopralluogo nell'impervia area boschiva di Caronia. Da quanto emerso, i droni dei vigili del fuoco avevano fotografato il corpo senza vita di Viviana Parisi già la mattina del 4 agosto, all'indomani della scomparsa della deejay e del suo figlioletto.

Il papà e il marito di Viviana denunciano omissioni e superficialità nelle ricerche

Viviana e Gioele hanno fatto perdere le loro tracce nella tarda mattinata di lunedì 3 agosto, dopo un incidente sulla A20 Messina-Palermo. Le ricerche sono iniziate subito ma non hanno prodotto risultati utili e la famiglia Mondello-Parisi, dopo il ritrovamento dei resti del bambino, ha dimostrato il suo disappunto per il modo in cui le operazioni sarebbero state condotte.

Daniele Mondello, marito e padre delle vittime, ha fatto sapere di aver presentato in procura una querela, al momento a carico di ignoti, per presunti ritardi e omissioni. "Le ricerche - hanno ribadito i legali dell'uomo - hanno avuto troppe carenze". Quindi hanno aggiunto: "Forse qualcuno poteva aiutare Viviana e non l’ha fatto".

Anche Luigino Parisi teme che siano state commesse delle leggerezze e vuole sapere. "Ho nominato due avvocati perché vadano avanti e ci dicano cosa è successo" ha spiegato. Il nonno di Gioele, come riportato da diversi quotidiani, si è voluto affidare a Nicodemo Gentile e Antonio Cozza, noti avvocati che, nel corso degli ultimi anni, hanno seguito importanti casi di cronaca nera.