Il lockdown da poco vissuto in Europa è stato imposto per restringere i contagi da Covid-19, ma gli effetti psicofisici di molte persone sono stati devastanti. Secondo la fondazione 'Brf', in due mesi e mezzo in Italia si sono verificati 62 suicidi, collegati al virus. Le cifre in realtà sarebbero incomplete, poiché gli specialisti della fondazione hanno potuto formulare le statistiche grazie alle sole notizie riportate dalla stampa, senza poter sviluppare un vero e proprio quadro scientifico. Secondo Cristian Romaniello psicologo di formazione, durante il lockdown su Google, venivano effettuate almeno 100 ricerche ogni giorno delle parole 'suicidio senza dolore'.

I motivi del gesto estremo sono svariati

Armando Piccinni psichiatra e presidente della fondazione Brf, intervistato dal settimanale Panorama ha raccolto insieme ai membri del comitato scientifico tutte le notizie di cronaca sia locale che nazionale, includendo esclusivamente i suicidi e i tentativi di suicidio, controllando soprattutto quelli collegati alle ragioni economiche e all'ansia del contagio al Covid-19. I motivi del gesto estremo sarebbero svariati: la preoccupazione per la crisi economica imminente e la difficoltà di accettare l'insicurezza sanitaria venutasi a creare.

Le vittime appartengono a realtà sociali diverse

Le vittime appartengono a realtà sociali diverse. A Monza, un'infermiera di 34 anni, dopo aver scoperto di essere positiva al Covid-19 si è tolta la vita, la donna secondo quanto hanno riferito le cronache, non è riuscita a tollerare il pensiero di aver contagiato altre persone in ospedale.

A Jesolo in provincia di Venezia, un'altra infermiera di 49 anni è morta suicida, dopo aver lavorato per alcuni giorni presso il reparto 'malattie infettive'. Ad Acerra nel napoletano, in poche settimane sono avvenuti tre suicidi, secondo il vescovo della cittadina Antonio Di Donna dietro tali gesti disperati si nascondono motivi di indigenza e disoccupazione.

A Portici, nell'area metropolitana di Napoli a fine luglio, un uomo di 65 anni ha ucciso sua moglie dopo averla accusata di non dare troppo peso al pericolo del contagio. Poi l'uomo si è tolto la vita lanciandosi dal quarto piano, secondo la testimonianza di alcuni conoscenti era ormai ossessionato dal virus.

Un nuovo lockdown potrebbe essere rischioso

Ad aprile, in pieno lockdown, a Catanzaro un uomo di 40 anni, ha minacciato di suicidarsi a causa delle difficoltà economiche, peggiorate con l'arrivo della pandemia. Fortunatamente il quarantenne è stato salvato dall'arrivo tempestivo della polizia. Sempre al settimanale 'Panorama', il dottor Piccinni ha ipotizzato che in caso di un nuovo lockdown, il rischio sarebbe quello di andare incontro ad un incremento dei suicidi e contemporaneamente un aumento dei disturbi psichici. Secondo lo psichiatra, per affrontare il problema c'è bisogno dell'istituzione di un organismo che controlli con precisione e in tempi brevi, il fenomeno dei suicidi.