Willy Monteiro Duarte sarebbe stato ucciso solo per aver cercato di aiutare un amico aggredito, senza un vero motivo, dal branco. Il 21enne originario di Capoverde, ma cresciuto a Paliano, in provincia di Frosinone, dunque, si sarebbe trovato coinvolto per caso in una rissa iniziata in un locale di Colleferro (Roma), forse per un "like" ad un ragazza. Ad affermarlo è Fanpage.it che, nelle scorse ore, ha riportato la testimonianza di un giovane che ha assistito al pestaggio sfociato in delitto.

La rissa nata per un like

Secondo il testimone tutto sarebbe iniziato all'interno di un locale di Colleferro.

Sabato notte uno degli arrestati, Francesco Belleggia di 23 anni, avrebbe cominciato a discutere con altre persone per un "like" lasciato sul profilo di una ragazza. Ad un certo punto, avrebbe sferrato un pugno a qualcuno e l'amico che era con lui, Mario Pincarelli, 22 anni, avrebbe fatto altrettanto. Insieme, sono poi scappati e si sono fatti raggiungere dai fratelli Mario e Gabriele Bianchi (25 e 24 anni).

In piazza Italia, sempre secondo il racconto del giovane che conosceva sia la vittima che gli aggressori, il branco si sarebbe messo a "menare i presenti senza motivo" . "Willy - ha ribadito il ragazzo - non c'entrava assolutamente nulla, se fossero arrivati (gli aggressori, n.d.r.) cinque secondi più tardi sarebbe ancora qua".

Poi, ha concluso: "Si è trovato in mezzo perché ha cercato di aiutare un amico". Con ogni probabilità, il 21enne conosceva chi stava discutendo e, per questo, si è avvicinato per sedare la lite in cui non era minimamente coinvolto.

Indagato un quinto giovane

Willy, aiuto cuoco e studente all'alberghiero di Fiuggi, è morto durante la corsa in ospedale a causa delle gravissime ferite riportate.

Gli aggressori, scappati a bordo di un Suv, sono stati rintracciati poco dopo dai carabinieri di Colleferro vicino a un bar nei pressi di Artena. Ora i quattro, tutti accusati di omicidio preterintenzionale in concorso, si trovano nel carcere romano di Rebibbia. Nei prossimi giorni compariranno davanti al gip di Velletri per l'interrogatorio di convalida dell'arresto.

In queste ore, gli investigatori stanno cercando di ricostruire l'esatta dinamica dell'accaduto. Escluso, per il momento, il movente di carattere razziale o politico.

Nella giornata di oggi, gli inquirenti hanno provveduto ad iscrivere il nome di un quinto giovane nel registro degli indagati. Non è ancora chiaro quale sia stato il suo ruolo nel pestaggio e, nei suoi confronti, non sarebbero state disposte misure cautelari.

La morte di Willy si poteva evitare

La tragica e assurda morte di Willy ha colpito l'opinione pubblica e, in molti a Colleferro, sono convinti che si sarebbe potuta evitare. Diversi giovani, commentando la notizia di Cronaca Nera, hanno parlato di "tragedia annunciata".

I quattro giovani arrestati, da quanto emerso, erano noti per le loro prepotenze e il loro temperamento violento.

Cercavano sempre il pretesto per alzare le mani e bastava poco per "far partire" i bulli. Qualche mese fa, in un locale avevano spaccato la faccia a un ragazzo e, recentemente, Mario Pincarelli era stato denunciato per aver aggredito violentemente un vigile urbano. I fratelli Bianchi - esperti lottatori di MMA - invece, erano stati protagonisti di altri pestaggi.

Nelle scorse ore, il mondo politico, compatto, ha condannato l'aggressione al 21enne di Paliano. "Pene esemplari per i maledetti assassini" ha tuonato il leader della Lega Matteo Salvini. Durissimo anche il ministro dello Sport Spadafora: "Sono delle bestie".