Una coppia di terrapiattisti originari del Veneto ha rischiato di naufragare nelle acque antistanti l'isola di Ustica. Secondo quanto riferiscono i media nazionali, i fatti si sono verificati quando l'Italia era in pieno lockdown a causa della pandemia provocata dal coronavirus. Nelle scorse ore Salvatore Zichichi, medico dell'Ufficio di sanità marittima del ministero della Salute, ha raccontato la vicenda sulle pagine del quotidiano La Stampa. L'uomo ha seguito personalmente il caso dal suo presidio di Palermo. La coppia era partita in auto da Termini Imerese alla volta di Lampedusa, da loro considerata la fine del mondo "piatto".

Il loro viaggio si è però concluso proprio a Ustica su una barchetta.

La coppia scortata a Palermo e messa in quarantena

Una volta approdata a Ustica la coppia è stata però fermata dalle autorità locali, in particolare dai carabinieri e dalla Guardia Costiera, che gli hanno chiesto che cosa ci facessero in mare durante il lockdown. A questo punto i due hanno spiegato di aver sbagliato rotta, in quanto erano diretti a Lampedusa. Dopo aver ascoltato la coppia, la Capitaneria l'ha scortata fino al porto di Palermo, dove è stata posta in quarantena sulla loro stessa imbarcazione. La coppia, come racconta Zichichi, ha cercato anche di fuggire una prima volta, ma poche ore dopo la Guardia Costiera l'ha raggiunta in mare.

Riportati indietro hanno tentato di sottrarsi all'isolamento obbligatorio ancora una volta finendo a casa di un uomo che sosteneva di avere il coronavirus, cosa poi risultata assolutamente falsa. Quando il Governo presieduto da Giuseppe Conte ha allentato le misure di contenimento per contrastare l'avanzata del Sars-CoV-2 la coppia è tornata via terra in Veneto sana e salva.

Si orientavano con la bussola

Salvatore Zichichi ha spiegato ai media nazionali che i due si orientavano con la bussola, uno strumento che, da terrapiattisti, dovrebbero rifiutare in quanto le bussole seguono il magnetismo terrestre. Tutti e due i protagonisti di questa singolare vicenda sono di mezza età. Le loro generalità, per motivi di privacy, non sono state rese note.

A complicare la gestione dell'arrivo dei due naufraghi è stato il loro comportamento, in quanto erano convinti dell'estrema pericolosità degli impianti di telefonia e di ogni cellulare presente in zona. Ad oggi l'imbarcazione che ha accompagnato i due nella loro avventura si trova ancorata presso il porto di Lampedusa. La teoria della Terra piatta, seppur priva di qualsiasi fondamento scientifico, è ancora oggi sostenuta da numerose persone in tutto il mondo. La notizia dell'accaduto si è sparsa in breve tempo in tutto il Paese.