Ci sarebbe stata una precisa volontà di uccidere. I quattro indagati per la morte del 21enne italo-capoverdiano Willy Moneiro Duarte, da oggi devono rispondere non più di omicidio preterintenzionale, ma volontario. Da giorni, la Procura di Velletri stava valutando la possibilità di aggravare l'ipotesi di reato. "Pericolosi e incapaci di controllarsi": così il gip di Velletri, Giuseppe Baccarato, ha definito i due fratelli Marco e Gabriele Bianchi, nell'ordinanza con la quale ha convalidato il loro arresto per aver ucciso a calci e pugni Willly nella notte tra il 5 e il 6 settembre a Colleferro.

Willy era intervenuto a difendere un amico picchiato.

Nel carcere romano di Rebibbia, oltre a loro, c'è anche Mario Pincarelli, mentre all'altro componente della 'banda di Artena', Francesco Belleggia, la cui posizione appare più sfumata, sono stati concessi gli arresti domiciliari. La svolta è arrivata dopo la consulenza presentata al pm, Luigi Paoletti, da Saverio Potenza, il medico legale di Tor Vergata che ha fatto l'autopsia sul corpo di Willy. Nella perizia si parla di "colpi assestati e non casuali". I fratelli, esperti di arti marziali, hanno un passato di risse, minacce, lesioni.

Willy, l'ordinanza del gip

Anche per il gip, chi ha pestato Willy ha usato una tale violenza da rendersi conto che avrebbe potuto uccidere.

Nell'ordinanza di convalida di arresto, il gip ha annunciato che la posizione degli indagati poteva aggravarsi, come poi è accaduto. "In attesa dei risultati dell'esame autoptico il quale potrà solo dare riscontro medico del numero e dell'entità delle lesioni procurate a Willy, appare corretta la prudenziale valutazione dell'ufficio dell'accusa, ferma la possibilità di dare una nuova qualificazione giuridica in funzione delle successive emergenze istruttorie per l'evidente compatibilità astratta tra le condotte violente degli indagati, reiterate e coordinate con la volontà di uccidere, del caso, ricavabile in termine di dolo eventuale o alternativo", si legge nel provvedimento.

Il gip ha riferito che la personalità manifestata dai fratelli Bianchi e da Pincarelli è tale da non aver consentito di applicare altra misura che non la detenzione in carcere. Hanno dimostrato incapacità di controllo di impulsi violenti: la notte dei tragici fatti, non li ha fermati neanche il fatto che il pestaggio sia avvenuto alla presenza di testimoni, e poco distante dalla caserma dei carabinieri.

Gabriele Bianchi avrebbe dato il colpo iniziale, a freddo, violentissimo, dopo il quale Willy avrebbe iniziato ad avere convulsioni e rantolare, ma il gruppo avrebbe continuato a picchiarlo, persino saltando sopra il corpo inerme del pacifico ragazzo. "Ho visto Gabrielle Bianchi dargli un calcio e poi colpirlo di nuovo mentre era a terra", ha riferito un testimone. Le testimonianze di ragazzi che spontaneamente sono andati dai carabinieri a raccontare ciò che hanno visto, potrebbero aver contribuito a modificare il capo d'imputazione. L'autopsia, per ora, non ha stabilito quale sia stato il colpo che abbia ucciso Willy: ci vorranno 60 giorni per i risultati degli esami istologici. In fase di interrogatorio, i fratelli Bianchi e Pincarelli hanno tentato di depistare le indagini dando la colpa ad altri del pestaggio.

Gli stessi avevano imposto un 'patto del silenzio' a Belleggia a cui, proprio per il suo racconto più attendibile, sono stati dati i domiciliari.

Risse, droga e lesioni: il passato dei picchiatori

Poco più che ventenni, i fratelli Bianchi non hanno precedenti condanne, ma su di loro la procura di Velletri ha già aperto otto fascicoli. Cinque nei confronti di Marco per spaccio di stupefacenti, lesioni, rissa e porto di oggetti atti a offendere.Tre verso Gabriele, il più grande, anche lui per spaccio, lesioni e minacce.

Gli indagati hanno continuano a svolgere con indifferenza una vita violenta. Il gip li ha definiti “picchiatori abituali”. In fase d'interrogatorio, oltre a minimizzare l'accaduto, hanno manifestato "una sostanziale indifferenza alle iniziative processuali intraprese nei loro confronti".

Sul registro degli indagati potrebbero essere iscritti altri nominativi: Michele Cerquozzi, il quinto della banda, e Omar Sahbani. Devoti amici dei Bianchi, secondo la difesa, invece, potrebbero scagionarli portando inedite testimonianze.

Willy, domani i funerali

Si svolgeranno domani alle 10 al campo sportivo di Paliano, i funerali di Willy. Il papà ha chiesto che per l'ultimo saluto i presenti indossino una maglia bianca, segno di purezza della gioventù. Nel rispetto della volontà della famiglia, sarà vietata ogni tipo di ripresa. La cerimonia, a cui parteciperà anche il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, dovrà essere esclusivamente un momento di raccoglimento, riflessione, preghiera.