"Viviana mi cacciò di casa, pensava avessi un'amante". Daniele Mondello, marito della 43enne, lo avrebbe rivelato agli inquirenti all'indomani della scomparsa di moglie e figlio avvenuta lo scorso 4 agosto. Le dichiarazioni inedite sono state pubblicate sul settimanale Giallo. La Procura di Patti sta continuando ad indagare sul caso, ma ad oggi, ancora non si sa con certezza come sono morti Viviana ed il piccolo Gioele, 4 anni.
Viviana Parisi temeva che il marito Daniele avesse un'amante
Lunedì 4 agosto, Viviana Parisi, deejay di origine torinese, lasciò la sua abitazione di Venatico (Messina) dicendo al marito di che sarebbe andata al vicino centro commerciale con il figlio Gioele per comprare un paio di scarpe al bimbo.
La sua auto incidentata venne ritrovata poche ore più tardi sulla A20, all'altezza del viadotto Pizzo Turda, in zona Caronia (sempre in provincia di Messina). Mamma e figlio, invece, vennero rinvenuti senza vita nei boschi circostanti diversi giorni dopo.
Quando scattarono le ricerche, Daniele Mondello venne a lungo ascoltato dagli inquirenti. E proprio agli investigatori, il dj siciliano raccontò un episodio accaduto diverse settimane prima. L'uomo spiegò che, nel pomeriggio del 26 giugno, senza un vero motivo, la moglie gli chiese di andarsene via di casa con il piccolo Gioele. La donna, a suo dire, sosteneva che dovessero stare lontani affinché non succedesse nulla tra loro. Viviana, come ha riportato l'uomo, lo accusava di aver avuto una relazione con la vicina di casa.
"Si trattava di una circostanza non vera, una sua immaginazione" avrebbe sottolineato Daniele di fronte agli investigatori.
Viviana tentò di farsi del male ingerendo delle pillole
Come precisato nell'articolo firmato da Angela Corica, Mondello avrebbe cercato di tranquillizzare la moglie. Tuttavia, le insistenze di Viviana, quello stesso giorno, lo avrebbero portato ad andarsene, con il figlioletto, dalla madre.
La coppia, sempre stando a quanto ricostruito da Daniele, non si sentì fino alle prime ore del 27 giugno, quando Viviana telefonò al marito per avvertirlo di aver ingerito cinque o sei pillole prescrittele, qualche tempo prima all'ospedale di Barcellona Pozzo di Gotto.
Il marito di Viviana, in quel gesto, vide degli "intenti autolesionistici", un tentativo di farsi del male, ma anche un disperato grido di aiuto, un modo per attirare la sua attenzione e per riportarlo a casa insieme al figlioletto.
Daniele, da quanto ricostruito, ritornò sui suoi passi e rientrò nell'abitazione coniugale. Tuttavia, la serenità della 43enne era ormai compromessa.
La morte di Viviana Parisi e del piccolo Gioele, ad oggi, è ancora avvolta nel mistero. Qualche giorno fa, in data 15 ottobre, la polizia scientifica, utilizzando la tecnica della fumigazione da cianocrilato ha effettuato delle ispezioni in alcuni casolari siti nelle campagne di Caronia. Gli inquirenti, in questo modo, hanno voluto ricercare tracce biologiche o impronte che potessero, in qualche modo, attestare la presenza di madre e figlio in quei luoghi. Tuttavia, durante i nuovi accertamenti, non sono emerse risultanze utili alle indagini.