Sono emersi nuovi dettagli in merito al caso di Viviana Parisi, la dj 43enne scomparsa nei boschi di Caronia il 3 agosto scorso, dopo un incidente sull'autostrada Messina-Palermo. Il 4 agosto, il marito Daniele Mondello avrebbe asserito durante un interrogatorio davanti alla squadra mobile di Messina che il 26 giugno sua moglie gli avrebbe chiesto di lasciare la propria abitazione insieme a suo figlio. A renderlo noto è stato il settimanale Giallo nel numero pubblicato il 21 ottobre, sul quale si legge che il marito di Viviana Parisi avrebbe dichiarato: "Disse che dovevamo stare lontani per evitare che succedesse qualcosa a noi, manifestando la sua convinzione che io avessi una storia con una vicina di casa".

Daniele Mondello aveva accettato di andarsene

Il giorno successivo alla scomparsa della donna, il dj 45enne ha confessato che il 26 giugno l'insistenza della moglie l'avrebbe convinto a lasciare il tetto coniugale per recarsi con Gioele a casa di sua madre, Antonella Messina. Quella sera non si sarebbe neanche sentito al telefono con lei, la quale gli avrebbe telefonato il pomeriggio del giorno dopo per informarlo di aver assunto cinque o sei pastiglie, quelle che le erano state prescritte dall'ospedale di Barcellona Pozzo di Gotto, con l'intento di farsi del male. In pratica, Daniele Mondello il 4 agosto avrebbe raccontato agli inquirenti di avere dei problemi coniugali, ammettendo anche che i problemi psicologici di Viviana avrebbero compromesso la loro relazione.

Tanto che la dj 43enne, secondo Mondello, sarebbe arrivata a sospettare di lui, convincendosi che frequentasse un'altra donna. E, proprio per questo, sempre sulla base delle affermazioni del marito di Viviana Parisi, lei l'avrebbe allontanato di casa con Gioele: "Per evitare che succedesse qualcosa a noi". Ma cosa avrebbe voluto intendere con questa frase?

Cosa sarebbe potuto accadere a Daniele Mondello e Gioele?

Le fragilità di Viviana Parisi

"La sua situazione è andata precipitando il 17 marzo scorso", ha continuato Daniele Mondello, aggiungendo che quel giorno Viviana Parisi avrebbe avuto una crisi isterica e, di conseguenza, si sarebbe rotolata continuamente sul pavimento.

L'uomo avrebbe allertato i soccorsi, che sarebbero intervenuti trasportando la donna all'ospedale di Barcellona Pozzo di Gotto dove, dopo una visita psicologica, le avrebbero prescritto delle compresse che avrebbe preso solo in due occasioni. Successivamente, il medico di base di Viviana le avrebbe cambiato la terapia per l'insorgenza di qualche effetto indesiderato, consigliandole delle pillole per l'ansia.

Le ipotesi avanzate dalla Procura

Gli investigatori hanno avanzato sin da subito l'ipotesi che la donna, proprio per via della sua instabilità psicologica avrebbe tolto la vita a Gioele per poi suicidarsi, lanciandosi dal traliccio dell'alta tensione, nelle campagne di Caronia. Ma la famiglia di Viviana Parisi non sarebbe d'accordo con questa teoria, in quanto convinta che la dj non avrebbe mai fatto del male a suo figlio.

Il marito pensa che qualcuno potrebbe averla aggredita, magari mentre lei cercava di proteggere Gioele. La Procura di Messina sta lavorando tutt'ora per cercare di ricostruire cosa sia accaduto alla dj 43enne e a Gioele quella mattina del 3 agosto, dopo l'incidente tra l'Opel Corsa in cui viaggiavano e il furgoncino degli operai nella galleria Pizzo Turda.