Nella giornata di oggi, mercoledì 21 ottobre, dovrebbe arrivare l'ordinanza a firma del governatore della Lombardia Attilio Fontana per attuare, su tutto il territorio regionale, il coprifuoco dalle ore 23 alle ore 5. Il provvedimento, che dovrebbe entrare in vigore già domani, giovedì 22 ottobre, è stato definito da Fabrizio Pregliasco, direttore sanitario dell'Irccs Galeazzi di Milano, "necessario", ma non sufficiente per arginare una "situazione esplosiva" come quella del capoluogo. Tuttavia, il leader della Lega Matteo Salvini, nelle scorse ore ha frenato: "Prima di chiudere voglio capire".

Fontana vuole il coprifuoco, Salvini frena

Nelle scorse settimane, in Italia, i casi di Covid-19 sono saliti in maniera esponenziale. Come riportato dal bollettino quotidiano diffuso dal ministero della Salute, nella giornata di ieri, martedì 20 ottobre, nel nostro Paese si sono registrati 10.874 nuovi casi di Coronavirus a fronte di 144.737 tamponi effettuati. I decessi, invece, sono stati 89. Una delle regioni più colpite è la Lombardia, con 2.023 nuovi contagi e 19 morti. Per cercare di arginare l'epidemia, il governatore della Lombardia Attilio Fontana, di concerto con i sindaci delle città capoluogo, l’Anci (Associazione Nazionale Comuni Italiani) e i capigruppo dei partiti che siedono in Consiglio regionale, ha proposto al governo il coprifuoco dalle 23 alle 5.

"Sono d'accordo sull'ipotesi di misure più restrittive in Lombardia" ha replicato il ministro della Salute, Roberto Speranza.

L'idea del coprifuoco, però, non sembra convincere Matteo Salvini che, nel tentativo di rallentare i lavori ieri, al termine di un vertice con gli altri esponenti del centrodestra, ha alzato i toni e richiesto un confronto con il presidente Attilio Fontana.

Il leader della Lega, contrario alle chiusure, ha precisato di "voler capire" cosa accadrà e quali misure i lombardi saranno chiamati a rispettare nelle prossime settimane.

Il sindaco di Bergamo Gori si augura che Fontana mantenga la posizione

I dubbi di Matteo Salvini non dovrebbero incidere sulla pubblicazione dell'ordinanza.

Il provvedimento, in stesura già da ieri, dovrebbe entrare in vigore a partire dalla serata di domani, giovedì 22 ottobre. Il sindaco della città di Bergamo Giorgio Gori, ai microfoni di Rtl 102.5, stamattina ha dichiarato di aver appreso della "tirata di orecchie" di Salvini al governatore della Regione Lombardia. "Spero che Fontana mantenga la posizione condivisa con tutti i sindaci" ha però sottolineato. Poi, ha aggiunto: "Secondo me, in questa fase, è un valore che le istituzioni si confrontino e condividano le decisioni. Mi auguro che non vengano modificate da scelte di parte di un partito". "Qui - ha concluso Gori - si sta parlando della salute dei cittadini, non si può arretrare rispetto alla nostra responsabilità".

Se, come previsto, l'ordinanza delle Regione Lombardia verrà firmata nelle prossime ore, da domani, i cittadini dovranno rientrare a casa entro le 23 e potranno uscire solo per motivi di lavoro, per motivi di salute o per altre comprovate esigenze. A tal proposito, dunque, potrebbe essere introdotto ancora una volta l'uso dell'autocertificazione, già utilizzata per gli spostamenti durante i mesi di lockdown.